Le nostre spedizioni verranno sospese per la pausa natalizia dal 19 dicembre al 6 gennaio.
Gli ordini ricevuti in questo periodo verranno fatturati e spediti dal 7 gennaio.

C'era una volta

Philippe Caillè, Yvelin Rey

C'era una volta

Il metodo narrativo in terapia sistemica

Edizione a stampa

17,50

Pagine: 130

ISBN: 9788846404985

Edizione: 4a ristampa 2016, 1a edizione 1998

Codice editore: 1245.13

Disponibilità: Discreta

Questo libro presenta un metodo di lavoro psicoterapeutico che utilizza il linguaggio immaginativo e metaforico del racconto fiabesco.

Ma come si passa dalla fiaba tradizionale al racconto specificatamente inventato per i pazienti e le loro famiglie, in modo da raccoglierne la sofferenza e da restituirle senso?

Come questa espressione rituale "C'era una volta...", che rimanda fuori del tempo e dello spazio, può permettere di creare un nuovo contesto relazionale in cui sia possibile sperimentare un'altra comunicazione? Che legame può esservi tra il racconto favoloso e il dramma familiare? E come questo messaggio metaforico può restituire alla famiglia il senso della sua autonomia e della sua responsabilità?

Queste ed altre questioni sono affrontate nel libro, partendo dal presupposto che i membri di una famiglia concorrono inconsciamente a costruire e a condividere un sistema di credenze e di valori, che gli Autori chiamano "modello fondatore", che, qualora si sclerotizzi nella rigidità, può ostacolare gravemente lo sviluppo degli individui e l'evoluzione della famiglia.

I racconti sistemici, presentati nel libro, sono parabole che tendono a esplorare i "modelli fondatori" delle famiglie che chiedono un aiuto terapeutico.

Queste metafore si costruiscono, al tempo stesso, col materiale proposto dalle famiglie e con le specificità introdotte del terapeuta-narratore. Il racconto assume così il valore di un "oggetto intermediario" o "oggetto fluttuante" che appartiene sia alla famiglia che al terapeuta. Esso diventa, dunque, un terreno di dialogo, attraverso il quale il sistema familiare bloccato, disperatamente ancorato ai suoi modelli e alle sue credenze come a una religione morta, può cominciare a narrare una nuova storia.

L'introduzione di Luigi Onnis mette in evidenza il valore e il significato del linguaggio metaforico e analogico nel quadro più generale del rinnovamento teorico e pratico della terapia familiare sistemica attuale.

Ma il libro non si rivolge solo agli psicoterapeuti, ma a quanti, qualunque sia la loro collocazione professionale, siano interessati a una riflessione sulle relazioni umane, e amino farlo, pur nella serietà del discorso, attraverso l'immaginazione e la fantasia.

Luigi Onnis, Introduzione;
Prologo: Dialogo tra Isaura (la nipote) e Ambrogio (il nonno)
Dal racconto tradizionale al racconto sistemico (Il racconto tradizionale; Differenze tra il racconto sistemico e il racconto tradizionale; Modello del terapeuta e modello della famiglia; Il racconto sistemico; Qual è la famiglia che appare nel racconto sistemico?; Finalità contraddittorie dei modelli familiari: appartenenza familiare e inserimento comunitario; Modalità di impiego del racconto sistemico; Costruzione del racconto sistemico. Rapporto con il metodo delle sculture; Natura del racconto sistemico) C'era una volta... un Pollicino dei tempi moderni (L'itinerario dell'incontro; Il periodo strutturale e an'omeostatico; La fase estetica; Dal dramma familiare al racconto della famiglia) -
«Dal paradosso al contro-paradosso» o «Dal gioco dell'enclave celeste al racconto della buona famiglia» (Concetti teorici di questa fase; Il gioco dell'enclave celeste; Il contro-gioco. Racconto della buona famiglia)
«Dal contro-paradosso al dialogo» o «Da una riflessione all'altra» (Concetti teorici di questa fase; La terapia in questione: di riflessione in riflessione; La fine della terapia. Scoperta di una nuova struttura. Sculture fenomenologiche e mitiche di controllo; Riflessioni sul viaggio dopo la fine del percorso)
«Conquistatori e capitani» o «Dell'ambiguità del viaggio» (Qual è la domanda: «viaggio-crociera o esplorazione dell'ignoto?»; L'eredità: la famiglia «benedetta» e la famiglia «maledetta»; Sculture fenomenologiche. Le posizioni nello spazio e la ripartizione dei ruoli; Il metacanto o il livello mitico; Noviga la bianca caravella... Ma di che viaggio si tratta?; Commenti su un destino restituito)
Epilogo: Seguito e fine del dialogo tra Isaura (la nipote) e Ambrogio (il nonno)
Qualche anno dopo: il racconto rivisitato.


Potrebbero interessarti anche