Capitale sociale, crescita e sviluppo della Sardegna

Gianfranco Sabattini

Capitale sociale, crescita e sviluppo della Sardegna

Edizione a stampa

24,50

Pagine: 224

ISBN: 9788846476494

Edizione: 1a edizione 2006

Codice editore: 1820.138

Disponibilità: Buona

Nel libro sono descritti i limiti metodologici ed esplicativi della teoria dello sviluppo economico ed è illustrato il concetto di equilibrio di povertà all'interno del quale può essere spiegata, in termini più compiuti, l'origine dell'arretratezza dei contesti sociali. L'equilibrio di povertà è assunto come categoria descrittiva ed esplicativa dei molti caratteri che connotano lo stato di arretratezza di un dato contesto sociale e che si configurano come ostacolo a qualsiasi processo di crescita e di modernizzazione.
Con riferimento alla Sardegna, l'aver trascurato di comprendere l'arretratezza in termini di equilibrio di povertà, ha comportato la mancata comprensione degli effetti che l'attuazione della politica di crescita e di sviluppo attraverso interventi diretti unicamente sulla variabili quantitative ha avuto sulla struttura istituzionale, sociale ed economica dell'intero contesto regionale. Per il superamento di tali limiti, sono ipotizzate, fuori da ogni pretesa di formulare l'ennesima "ricetta" per il rilancio della politica di intervento regionale, le linee di azione alle quali dovrebbe potersi ricondurre la futura politica pubblica per la eliminazione di tutti i "guasti" antichi e moderni che sembrano non volere abbandonare la loro "presa" negativa sull'isola.

Gianfranco Sabattini è titolare della cattedra di Politica economica presso la Facoltà di economia dell'Università di Cagliari. Per FrancoAngeli ha pubblicato: Saggi di politica economica (1987); Il ruolo della "mano visibile" dello Stato (1999); Moneta e finanziamento del sistema economico (1999); Quale autonomia istituzionale per rimuovere la dipendenza politica ed economica della Sardegna? (1999); Globalizzazione e governo delle relazioni tra i popoli (2003); Profilo di storia delle teorie economiche (2005).



Silvano Tagliagambe, Prefazione
Introduzione
Arretratezza regionale e riserva di capitale sociale
(Premessa; Le basi morali dell'organizzazione sociale ed economica della Sardegna rurale: un excursus; La definizione di capitale sociale; La presunta disponibilità, a livello regionale, di una riserva di capitale sociale; Il conflitto tradizionale tra pastori bradi e agricoltori in Sardegna; L'evoluzione della devianza sociale violenta; La società civile ed il capitale sociale; La fiducia ed il ruolo del particolarismo)
Equilibrio di povertà e questione sarda
(Il declino della teoria dello sviluppo secondo A.O. Hirschmann; L'equilibrio di povertà; Il "codice della vendetta barbaricina" di A. Pigliaru; La "famiglia esclusiva" di L. Pinna; I limiti della descrizione e della spiegazione dell'arretratezza regionale derivate dalla teoria della dipendenza e dalla teoria dello sfruttamento coloniale; La "costante resistenziale" ed il "nodo storico" delle due culture; La "sottocultura della violenza" e gli effetti distorsivi dell'invidia; Le élite politiche regionali nei confronti della questione sarda
Banditismo e fallimento dell'abolizione del feudalesimo
(La natura dei moti di protesta contro la liquidazione del sistema feudale in Sardegna; I limiti delle spiegazioni terzomondiste dell'arretratezza della Sardegna; La carente interpretazione del fenomeno del banditismo nel funzionamento del sistema sociale; Altre interpretazioni riduttive del fenomeno del banditismo; Banditismo e scambio sociopolitico; Il fallimento del disegno abolitivo del feudalesimo; Le conseguenze negative della mancanza di una classe sociale di riferimento)
La rottura dell'equilibrio di povertà
(Il livello del dibattito culturale alla vigilia dell'abolizione del feudalesimo; La "scoperta della Sardegna"; Gli ostacoli al superamento del feudalesimo: isolamento e disinformazione; Il mancato ruolo dinamico delle città; Il vincolo del basso livello demografico; Le azioni orientate alla rottura dell'equilibrio di povertà; La politica di crescita e di sviluppo progettata ed attuata nel periodo 1951-2000; Le carenze imprenditoriali; Il vincolo delle zone interne; Tradizione e isolamento; Le conseguenze negative della politica di intervento di natura dualistica; Le conseguenze del mancato processo di urbanizzazione)
Devianza sociale antica e moderna: una possibile interpretazione unitaria
(I limiti della riforma agraria nazionale; Il dibattito teorico sulla forma della crescita e dello sviluppo; Il fallimento della riforma agraria in Sardegna; L'origine del conflitto tra l'ordinamento giuridico istituzionalizzato ed l'ordinamento giuridico consuetudinario; Gli squilibri nella distribuzione del reddito disponibile come causa della devianza sociale; Giustizia sociale e dinamica sociale; La necessità di cambiare i contenuti della politica di crescita e di sviluppo; Conclusioni)
Un'ipotesi di lavoro per una politica futura di crescita e di sviluppo della Sardegna
(La mancata disponibilità di una univoca spiegazione del fallimento della politica di crescita e di sviluppo attuata; Le variabili esogene in funzione delle quali è stata formulata la politica di crescita e di sviluppo adottata; La prevalente influenza delle attività produttive ad effetti diffusivi esogeni; Gli effetti della mancata dinamica tecnologica endogena; La mancata valorizzazione delle attività ad effetti diffusivi endogeni; Il paradigma della logica distrettuale; Lo sviluppo locale come leva dello sviluppo economico; La valorizzazione dei saperi locali; L'organizzazione e l'attuazione della politica di intervento secondo la logica distrettuale; Il ricupero del ruolo delle istituzioni; Una revisione statutaria ispirata ai principi di sussidiarietà e di solidarietà; Conclusioni)
Bibliografia.

Contributi: Silvano Tagliagambe

Collana: Università: economia

Argomenti: Economie locali, economia regionale

Livello: Studi, ricerche

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