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Censura, commercio e privilegi librari a Roma

Andrea Ottone

Censura, commercio e privilegi librari a Roma

Il caso di Alessandro Prestino (1596)

Sotto la spinta del Concilio di Trento, la Chiesa cattolica promosse un sistematico programma di riforma della liturgia. L’implementazione della riforma liturgica passava necessariamente per la filiera integrata dell’industria tipografica e per il suo mercato. A supporto di entrambi vi erano alcuni istituti giuridici, il più importante dei quali era il privilegio librario, forma normativa da cui, in diverso contesto e in altri tempi, si generò il moderno copyright.

Pagine: 242

ISBN: 9788835169352

Edizione:1a edizione 2024

Codice editore: 11615.4

Informazioni sugli open access

Sotto la spinta politica e spirituale del Concilio di Trento, la Chiesa cattolica promosse un sistematico programma di riforma della liturgia come parte del più ampio moto di riassetto dottrinale e di perfezionamento dell'ufficio pastorale. L'implementazione della riforma liturgica passava necessariamente per la filiera integrata dell'industria tipografica e per il suo mercato. A supporto di entrambi vi erano alcuni istituti giuridici, il più importante dei quali era il privilegio librario, forma normativa da cui, in diverso contesto e in altri tempi, si generò il moderno copyright. Fra i capi di Stato con facoltà di emettere un privilegio di stampa vi era il pontefice, le cui grazie tracimavano i confini delle giurisdizioni statali. Questo rendeva i suoi privilegi validi per l'intera ecumene cattolica. Il privilegio papale aveva pertanto un ruolo apicale all'interno del mercato librario, specie se applicato a un bene di valore come il libro liturgico riformato. La concessione di un privilegio universale poteva fare la fortuna di alcuni beneficiari e causare la rovina degli esclusi generando, perciò, conflitti fra privati che potevano coinvolgere gli Stati. Ne è un esempio il privilegio trentennale che venne concesso da Clemente VIII a Leonardo Parasole e compagni nel 1596 per la stampa del Pontificale Romanum. Esso divenne crocevia di trame politiche, contese commerciali e tensioni diplomatiche, culminando inaspettatamente in un caso criminale che procurò scandalo ed echi prolungati.

Andrea Ottone è Post-Doctoral Research Fellow presso la Universitetet i Oslo (IAKH) nel quadro del progetto ERC Before Copyright. È stato assegnista di ricerca presso le università di Milano e Udine nell'ambito del progetto ERC EMoBookTrade, Visiting Research Fellow al Max-Planck-Institut für Wissenschaftsgeschichte di Berlino e Ahmanson Research Fellow presso UCLA. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università di Napoli ed è stato Graduate Teaching Associate alla Ohio State University.

Introduzione
(Privilegi e mercato; Ringraziamenti e nota editoriale)
Privilegi romani e manovre veneziane
(Solide lacune; Tre fantasmi bibliografici, due editori sleali e un generale domenicano; Il liberismo dei veneziani; All'ombra del Concordato)
"Persone grandi"
(Cardinali, ambasciatori e principi; Frumento, navi e libri)
Un lobbista nelle corti di Roma
(La disputa sul Pontificale; L'idea di fondo; Il costo di un libro; "Per non saper dell'arte"; "Et non saper far conto")
Un esito negato
(Fra le righe; Un rito di espiazione e un'apertura politica: petizione e privilegio per il Caerimoniale episcoporum)
Il furore di un libraio
(Paglia e legna; In campagna; Drizzare i torti; Una cassa di libri e scritture; La collera del maggiore; Prigione
Le ombre sul Concordato)
Un tardo epilogo
(La proibizione dei messali veneziani; Marcantonio Rossi; La correzione del Messale; Una soluzione di medio termine; I "Raccordi" del 1603)
La necessità di riformare, la necessità di stabilizzare
Apparato documentale
Appendice 1
Appendice 2
Appendice 3
Appendice 4
Appendice 5
Riferimenti archivistici e bibliografici

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