La questione del soggetto - la crisi, ma anche la possibilità di una sua "rinascita" - impegna su diversi fronti il dibattito contemporaneo rendendo evidente l'urgenza di una riflessione capace di ridisegnare, nella loro essenziale problematicità, un termine ed una dimensione, l' uomo e l' umano , che molti ordini del discorso sembrano aver cancellato dal loro spazio. In questa direzione possiamo rileggere l' antiumanismo di M. Foucault e trovare proprio nella sua filosofia della morte dell'uomo la possibilità di costruire un' etica della soggettivazione in cui convergono critica ed ontologia. Un progetto che nasce da un originale colloquio tra il pensatore francese, Kant e i greci, modulandosi nel progetto di un' ontologia critica di noi stessi che apre la via alla produzione di un soggetto liberato nella concretezza della prassi intersoggettiva.

Un' etica pragmatica ed una filosofia politica che impegnano e responsabilizzano il soggetto in un lavoro etico di continua trasformazione di sé, una cura che eleva la vita di ogni individuo ad una vera e propria opera d'arte . Un'apertura politica dell'etica, un'apertura alla differenza, una relazione agli altri che, con l' amicizia , è prima e fuori di qualsiasi opposizione, rendendo possibile un pensare e un fare estranei alla logica di un'economia della proprietà che ci governa secondo i paramentri dell'utilità e della calcolabilità.

Un' estetica dell'esistenza che non ripropone una teoria della soggettività, la formazione di una bella individualità sul modello greco, né auspica il ritorno ad una romantica vita comunitaria libera da qualsiasi conflitto: la posta in gioco della filosofia di Foucault è di sapere come, pur riconoscendoci parte di una società, o di uno stato, possiamo plasmare una nostra identità autonoma, come si legano, nel rispetto delle reciproche differenze, il nostro essere individuale e quello sociale.

Chiara Di Marco è ricercatrice confermata presso il Dipartimento di filosofia dell'Università di Roma tre. È autrice di alcuni saggi tra i quali: L'Antilogos. La filosofia della differenza di G. Deleuze (1981); La storia. Dal logos al mito divenendo racconto (1989); Il lavoro della sensazione nella composizione estetica. Deleuze/Bacon (1994); Deleuze e il pensiero nomade (1995) su temi e problemi propri del pensiero della differenza.