La situazione che contraddistingue il disegno industriale in Italia è del tutto singolare: il design italiano è oggi sulla cresta dell'onda, la domanda è molto sostenuta, il design dilaga al di fuori dei suoi tradizionali campi di intervento verso la moda, lo spettacolo e l'intero mondo dell'immagine e della comunicazione. A dispetto di tutto ciò, che farebbe presagire un forte apparato disciplinare e strutture formative efficienti, l'insegnamento di questa disciplina in Italia è precario e spesso occasionale.

Questo libro vuole documentare, attraverso l'opinione di alcuni protagonisti del dibattito sul design che si è svolto in questi ultimi decenni, sia quel poco di scuola che esiste in Italia in questo settore, sia alcune delle motivazioni che sembrano stare alla base della situazione singolare cui sopra si accennava.

Emerge un'immagine di problematica vitalità: la vastità degli ambiti che interagiscono nello specifico del design e del suo insegnamento, la misura in cui esso pretende di partecipare da protagonista alle trasformazioni in atto, la sua tendenza a confrontarsi continuamente con l'innovazione tecnica e tecnologica e con problematiche sempre più vaste sono alcuni dei fattori che mettono in luce l'estensione tematica di questa disciplina e legittimano la sua presenza a tutti gli effetti nel mondo del progetto.

Ma queste stesse caratteristiche costituiscono anche la motivazione per cui il design oggi si inserisce in forma inadeguata e spesso conflittuale nella scuola in generale e nelle scuole di architettura in particolare, dal momento che l'approccio che esso propone al tema del progetto tende a mettere in discussione gran parte degli strumenti operativi e teorici dell'apparato culturale tradizionale di queste stesse scuole: la difficoltà di inserimento o la precarietà dell'insegnamento del design nell'Università italiana non nasce, in altre parole, da inadeguatezza o da ritardi propri di questa specifica disciplina, ma è piuttosto un indicatore della difficoltà che connota tout court l'insegnamento della progettazione.

Nicola Sinopoli (Conegliano, 1939), ingegnere, è professore ordinario di Tecnologia dell'architettura all'Iuav. Si occupa di innovazione tecnologica e di politiche tecniche nel settore della produzione edilizia e collabora a programmi di ricerca nel campo della normativa tecnica, dell'organizzazione del processo edilizio e della sperimentazione di sistemi e componenti promossi da organismi pubblici e da aziende private.