La "rivoluzione elettorale" in corso in Italia da almeno tre anni pone un duplice ordine di problemi. In primo luogo, si tratta di valutare il funzionamento odierno della rappresentanza in Italia alla luce dei criteri di giudizio applicati ad altre democrazie; in secondo luogo, è certamente interessante controllare se le diverse condizioni in cui si svolge oggi la competizione politica hanno prodotto conseguenze - e quali - sulle inclinazioni politiche generali e sulle motivazioni di voto degli elettori.

L'Osservatorio Elettorale operante presso l'lstituto di Scienza della Politica dell'Università di Genova si occupa delle tematiche ora sommariamente delineate a partire dal 1990. Il presente lavoro - composto da cinque saggi di taglio empirico redatti da tre ricercatori dell'Osservatorio - costituisce il primo tentativo sistematico di presentare un'analisi dei dati finora raccolti. Nel complesso, i cinque articoli rivelano come i cambiamenti che hanno interessato l'elettorato genovese - crisi della cultura politica, disaffezione per i partiti tradizionali, impatto delle nuove regole, attenzione crescente per problemi precedentemente ignorati - sono in larga misura coincidenti dal punto di vista temporale con analoghi fenomeni di livello nazionale. Esiste tuttavia una differenza: gli elettori genovesi hanno mostrato una maggiore resístenza alle innovazioni in corso, le quali a livello cittadino hanno infatti provocato un impatto inferiore a quello registrato nel sistema partitico italiano.

Fulvio Venturino ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienza Politica all'Università di Firenze ed è attualmente ricercatore di questa stessa disciplina presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Genova. Svolge attività di ricerca sui rapporti fra economia e politica e sui processi elettorali in Italia.