Come hanno vissuto gli intellettuali tedeschi la riunificazione della Germania? Quale la loro riflessione sulla riacquisita identità nazionale?

Questo saggio ripercorre attraverso la parola poetica le vicende che alla fine degli anni Ottanta hanno portato al crollo del muro di Berlino e ai primi passi di un paese sotto un cielo non più diviso.

Articolato secondo un criterio cronologico, lo studio prende in esame testimonianze letterarie provenienti da diverse prospettive sia ideologiche che generazionali. Da Volker Braun a Günter Grass, da Christa Wolf ai giovani ribelli del Prenzlauerberg: poeti e scrittori chiosano la svolta tedesca.

Gli interventi commentano, talora interagiscono con gli avvenimenti a partire dal 1989, fino alle recenti discussioni su problemi apparsi nel frattempo anche sul nostro orizzonte, quali l'immigrazione, le esigenze di una società multiculturale, la crescente disoccupazione e i rapporti con gli altri paesi europei.

Sono voci di intellettuali che guardano al presente tracciando un bilancio, talvolta doloroso, del primo dopoguerra tedesco. I testi presentati, inediti in Italia, raccontano una storia non codificata, oscillante tra sconcerto e speranza. È la strada sotterranea dei sentimenti e dei destini individuali, alle volte invisibile nel paese riunificato, ma essenziale per capire la Germania di oggi. E quindi l'Europa di domani.

Anna Chiarloni insegna Letteratura tedesca all'Università di Torino. Fra le sue pubblicazioni: Christa Wolf, Stampatori, Torino, 1990; Grenzfallgedichte, Aufbau, Berlino, 1991, (con H. Pankoke); Nuovi poeti tedeschi, Einaudi, Torino, 1994.