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Hannes Meyer: un razionalista in esilio

Andrea Maglio

Hannes Meyer: un razionalista in esilio

Architettura, urbanistica e politica 1930-1954

Edizione a stampa

35,00

Pagine: 192

ISBN: 9788846433473

Edizione: 1a edizione 2002

Codice editore: 1579.2.5

Disponibilità: Nulla

Hannes Meyer è ricordato nei "manuali" di storia dell'architettura soprattutto per la direzione del Bauhaus (1928-30) e per i due progetti di concorso elaborati nel 1926 con Hans Wittwer: per la Petersschule di Basilea e per la sede della Società delle Nazioni a Ginevra. Il resto della sua opera, ed in particolare quanto prodotto dopo l'allontanamento da Dessau, è stato per lungo tempo trascurato. L'adesione al marxismo ha sicuramente influito negativamente sull'andamento della sua carriera e sulla fortuna storiografica della sua opera. Tuttavia, pur avendo potuto realizzare pochi dei progetti elaborati nel corso dei suoi soggiorni in Germania, in Unione Sovietica, in Svizzera ed in Messico, la sua influenza sul corso della disciplina architettonica non è stata però minore di quella di altri "maestri". Tra le possibili declinazioni del "moderno", quella di Meyer corrisponde al tentativo di superare l'esperienza del Neues Bauen con rara onestà intellettuale, in grado di farne, in ambito disciplinare, una delle più importanti figure della prima metà del Novecento.

Attraverso documentazione in parte inedita, il libro propone una rilettura degli ultimi ventiquattro anni di vita dell'architetto di Basilea, in cui il rigore funzionalista degli anni Venti riesce a conciliarsi con istanze regionaliste dovute al contatto con culture e contesti sociali differenti. Ne emerge il ritratto di un uomo che ha vissuto eventi cruciali della storia recente, nella convinzione di dover contribuire con le proprie competenze ad un progresso sociale considerato irrinunciabile; il suo impegno e la sua passione, come il senso d'inadeguatezza e la graduale marginalità, non sono solo quelle dell'architetto, ma sono proprie dell'intellettuale contemporaneo.

Andrea Maglio , dottore di ricerca in Storia e critica dell'architettura, ha tradotto dal tedesco e curato l'edizione italiana (Napoli 1988) di Hallenbauten , di Ludwig Hilberseimer (1931); ha pubblicato saggi sul concetto di stile in architettura, sulla storiografia architettonica tedesca degli anni Venti, e sui rapporti tra architettura e politiche del turismo a Napoli nel secondo dopoguerra.


Alessandro De Magistris, Introduzione
La crisi dell'impegno intellettuale
(Dal Bauhaus a Mosca: la speranza comunista; Il ritorno in Occidente; La neue Welt "americana"; Il graduale distacco dall'ambiente messicano; Il sostegno al Taller de Gráfica Popular; Gli ultimi anni in Svizzera)
Dall'internazionalismo cosmopolita ai regionalismi funzionalisti
(L'insegnamento in Unione sovietica; Architettura "per il popolo"; Verso un nuovo "regionalismo" svizzero: il Kinderheim di Mümliswil; L'esperienza messicana tra regionalismo e funzionalismo; I progetti degli anni Quaranta)
Il compito dell'urbanista nella società
(Dallo Heimatschutz ai CIAM e all'urbanistica socialista; Il concorso per la Grande Mosca; La elastische Stadt e il piano per Birobidžan; L'insegnamento dell'urbanistica: l'Instituto de Planificación y Urbanismo; Urbanistica e pianificazione territoriale: case operaie, ospedali e scuole)
Ritorno in Europa: il dopoguerra
(I rapporti con l'Italia nel dopoguerra; L'interesse per la ricostruzione a Berlino; Rifiuto e recupero della tradizione del Bauhaus nelle due Germanie; Il "caso" Hannes Meyer e il problema storiografico)
Bibliografia
(Scritti di Hannes Meyer; Scritti pubblicati postumi; Scritti su Hannes Meyer).

Contributi: Alessandro De Magistris

Collana: Storia dell'architettura e della città

Argomenti: Teorie e storia dell'architettura

Livello: Studi, ricerche

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