Il ritratto del vero governo del Prencipe (1552)

Lucio Paolo Rosello

A cura di: Matteo Salvetti

Il ritratto del vero governo del Prencipe (1552)

L’edizione critica del Ritratto del vero governo del prencipe di Lucio Paolo Rosello, edito nel 1552 a Venezia. A lungo considerato come opera encomiastica di Cosimo I, il Ritratto rivela speranze e tensioni religiose presenti nei circoli culturali, per la verità sempre più soffocate dall’Inquisizione romana. Il volume mette a fuoco il vero significato dell’opera, individuando messaggi celati, che consentono di superare l’immagine superficiale attribuitale.

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 232

ISBN: 9788846490438

Edizione: 1a edizione 2008

Codice editore: 886.53

Disponibilità: Limitata

Il Ritratto del vero governo del prencipe di Lucio Paolo Rosello, edito nel 1552 a Venezia, non ha tardato a catturare l'attenzione degli studiosi soprattutto perché vi ricorrono, talora in maniera letterale, temi e addirittura brani tratti da Erasmo e Machiavelli. Il Ritratto, fin dal titolo, si presenta come opera encomiastica di Cosimo I ed è stato a lungo considerato un panegirico tipico della cortigianeria cinquecentesca, privo di originalità e coraggio.
Un'analisi più approfondita rivela invece come il trattato sia decisamente più interessante, per molti aspetti espressione di speranze e tensioni religiose ancora presenti in circoli culturali, per la verità sempre più soffocati dall'Inquisizione romana.
Con questa edizione critica si intende mettere a fuoco il vero significato dell'opera, individuando messaggi celati, ma per questo ancora più interessanti, che consentono di superare l'immagine superficiale di apologia di Cosimo I.
L'indagine si sviluppa considerando in primo luogo le particolari vicissitudini biografiche dell'autore, un poligrafo veneto di primo piano che cercò di ritagliarsi un ruolo all'interno del movimento di rinnovamento religioso italiano, tanto da incorrere, l'anno precedente l'edizione del Ritratto, nelle attenzioni del Sant'Uffizio. Lo studio del testo e il confronto tra il manoscritto e l'edizione a stampa permettono di far emergere le sfumature più nascoste di un'opera che è perfettamente inserita nel suo particolare contesto storico, aiutando a far luce sulle problematiche politiche e religiose della metà del Cinquecento italiano.

Matteo Salvetti è dottorando in Studi politici, teoria e storia presso il Dipartimento di Studi Politici dell'Università degli Studi di Torino. Le sue ricerche vertono sul pensiero politico cinque-seicentesco.



Matteo Salvetti, Premessa
Cenni biografici
(La formazione tra Padova e Verona; Da cappellano a curato di provincia; Il ritorno a Venezia; Il processo)
Il carisma del principe Cosimo
(L'ascesa del gran Cosimo; I contrasti con Paolo III; I sentimenti spirituali e la corona granducale)
Il trattato cinquecentesco sotto forma di dialogo
(Il Ritratto come dialogo cinquecentesco; Il manoscritto)
Il Ritratto
(Una dedica erasminiana per un trattato machiavellano; Una fine operazione politica mascherata da smaccata apologia; La dedica e il Primo ragionamento; Il Secondo ragionamento)
Rosello traduttore di Isocrate
(Isocrate e Platone nel Cinquecento; L'Isocrate di Rosello)
Cenni conclusivi
Nota al testo
Fonti
(Bibliografia primaria; Bibliografia secondaria)
Il ritratto del vero governo del prencipe
(A don Francesco de' Medici; Ragionamento primo; Ragionamento secondo; Oratione d'Isocrate a Nicocle; Oratione d'Isocrate finta in persona di Nicocle)
Appendice: Collazioni
(I due diversi stati del Ritratto a stampa; L'esemplare a stampa e il manoscritto del Ritratto; L'esemplare a stampa e il manoscritto delle orazioni isocratee)
Indice dei nomi.

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