Leopoldo Cicognara 1767-1834, un «minore» secondo la tradizione critica, fu celebre in vita fra gli artisti e i letterati che in Europa animarono la rinascita della cultura classicistica, da Goethe a Quatremère de Quincy, da Giordani a Monti, da David a Canova. Massone e giacobino, ministro plenipotenziario e poi membro del Consiglio legislativo della Repubblica Cisalpina, abbandonò l'attività politica quando il bonapartismo si risolse in impero, conservando un ruolo pubblico importante come Presidente dell'Accademia di Venezia. Con i Ragionamenti del Bello e la Storia della Scultura ma anche con gli interventi eruditi sull'«Antologia» intese proporre un modello estetico che fosse insieme la realizzazione dei suoi principi ideologici.

I quattro studi raccolti in questo volume esaminano la sua attività di poeta, di bibliofilo e collezionista, di teorico, critico e storico dell'arte, allargando l'analisi a temi centrali della cultura neoclassica, come la discussione sul concetto di «misura>, e di sublime, il valore politico del collezionismo e l'importanza della storiografia artistica per la formazione di una cultura nazionale unitaria. Nelle appendici viene proposta una scelta di documenti inediti che include numerose lettere di Cicognara e un contributo all'epistolario di Pietro Giordani.

Francesca Fedi 1961 si è laureata in Letteratura italiana all'Università di Pisa, dove frequenta attualmente il Corso di perfezionamento della Scuola Normale Superiore.