L'oracolo della giustizia

Non sempre ciò che è il frutto del pensiero razionale produce, a sua volta, fenomeni altrettanto razionali. La ragione talvolta genera la propria eclisse. In questo breve saggio, l'autore fa propria questa tesi e la sviluppa utilizzando uno schema interpretativo noto agli studiosi di intelligenza artificiale: l'"approccio dell'oracolo".

Il computer si comporta, infatti, come un oracolo quando non fornisce all'utente alcuna spiegazione sulle procedure utilizzate per elaborare i dati e si limita a presentare i risultati del processo di elaborazione: la razionalità occultata determina, in tal modo, degli atteggiamenti che ricordano la logica del pensiero magico. Il nostro sistema sociale produce rappresentazioni oracolari tutte le volte che un fenomeno razionale viene trasfigurato mitopoieticamente. Oracolo diviene quindi il computer quando cela la propria complessità dietro le magiche icone dell'interfaccia grafica; oracolo diviene il giudice, o meglio, la rappresentazione del giudice, quando i mezzi di comunicazione di massa vengono usati per legittimare carismaticamente le sue decisioni, senza che il pubblico sia messo nelle condizioni di poterle valutare razionalmente e compiutamente, attraverso un'adeguata informazione.

Il libro di Glauco Morabito fornisce una chiave di lettura per cercare di comprendere la logica che sta a fondamento dei fenomeni di persuasione oracolare, emersi prepotentemente nel corso dell'interpretazione mediatica del processo Cusani e siglati dalla trasformazione alchemica del giudice-funzionario, divenuto ineluttabilmente, almeno nell'immaginario collettivo, giudice-eroe.

Glauco Morabito , laureato in Filosofia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Sociologia delle Istituzioni giuridiche e politiche presso l'Università di Macerata. È stato cultore della materia e ha collaborato con la cattedra di Sociologia giuridica della Facoltà di Scienze politiche di Messina. Attualmente insegna Filosofia e storia presso il Liceo Classico "T. Campanella" di Reggio Calabria.