Più spesso conosciuto attraverso i riferimenti di filosofi e letterati, individuato attraverso le categorie del "visionario", del "profeta", dell' "uomo rappresentativo" e perfino del "precorritore" di teorie scientifiche moderne, Emanuel Swedenborg (1688-1772) ha suscitato, già nel corso della sua vita, curiosità e suggestioni presso un ampio e vario pubblico, non sempre accompagnate da un'adeguata conoscenza della sua riflessione filosofica.

Questo libro ricostruisce, al di là della singolare "fortuna" del personaggio, la dimensione filosofica e scientifica di Swedenborg come uomo del suo tempo.

Dalla lettura dei testi e della corrispondenza emerge il ritratto di un autore coinvolto nei dibattiti culturali e in relazione con la comunità scientifica settecentesca, impegnato nella ricerca naturalistica e nella progettazione di machinae , ma anche fortemente attratto dal richiamo della metafisica. Sulla scia del pensiero cartesiano, Swedenborg si inserisce nelle discussioni sulla costituzione della realtà naturale, fino a tentare una sintesi fra tradizione testamentaria e nuova scienza, metafisica e cosmologia, meccanicismo e vitalismo.

Senza attenuare il fascino di una figura certamente "straordinaria", la ricostruzione storico-critica proposta in questo volume svela aspetti inediti del pensatore svedese e insieme contribuisce a far luce su un momento centrale della cultura europea, sottolineando, ancora una volta, la complessità e la ricchezza di motivi in cui si articola la modernità.

Francesca Maria Crasta è ricercatrice di Storia della Filosofia presso la Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Cagliari. Ha rivolto inizialmente i suoi interessi allo studio delle cosmologie medioevali, passando poi ad analizzare i rapporti tra filosofia e cosmologia nella tradizione settecentesca e alcuni aspetti della diffusione del cartesianesimo nel primo Settecento italiano. Ha pubblicato fra l'altro Pianeti e teorie del cielo nel '700 , Loescher Editore, 1980; Metafisica e filosofia della natura nella concezione della materia di E. Swedenborg in Aa. Vv. Teorie e filosofie della materia nel Settecento Editori Riuniti, Roma 1993; Sulla presenza di Descartes nella "Galleria di Minerva" , in "Giornale critico della filosofia italiana", LXXV, III, 1996, "Gli effetti son fatti, e le ragioni son parole": Scipione Maffei e il dibattito scientifico nel Veneto tra Sei e Settecento , in Aa. Vv. Scipione Maffei nell'Europa del Settecento , E. V., Verona 1998.