Le aree produttive.

Un'immagine dell'Italia che si è affermata in questi anni - e che tende sempre più a rafforzarsi - è quella di un Paese economicamente diviso, in cui le grandi ripartizioni Nord, Centro e Sud, omogenee all'interno, sono tra loro contrapposte. In altre parole, l'Italia produttiva si contrappone all'Italia assistita, oppure l'Italia della ricchezza si confronta con l'Italia della marginalità. Indubbiamente si tratta di un'immagine a dir poco suggestiva, ma sicuramente schematica ed inadeguata; infatti essa non è capace di rendere evidenti le trasformazioni, ma anche le contraddizioni, che attraversano sia il Centro-Nord, sia il Mezzogiorno. II fatto è che, sovente, pur superando il luogo comune per passare ad un'analisi imperniata su dati ed informazioni affidabili, il riferimento ad aggregazioni territoriali troppo ampie - il Nord, il Centro ed il Sud, ad esempio - rischia di opacizzare il passaggio. È pur vero che, così facendo, si riescono a cogliere i segni delle logiche dominanti su scala territoriale, ma è altrettanto vero che si disperdono le realtà specifiche e le tendenze emergenti all'interno degli orientamenti generali. Occorre, pertanto, "leggere" l'Italia con occhiali diversi - sottraendosi al riferimento obbligato delle canoniche suddivisioni amministrative, sempre meno idonee a captare i cambiamenti in atto - scegliendo strumenti di osservazione più precisi e una scala territoriale di lettura più adeguata. Soltanto in questo modo si può conseguire l'importante risultato di far emergere i tratti di una realtà economica segmentata, che è cambiata e che sta cambiando molto rapidamente; si evita così di ricondurre tutto alla schematica contrapposizione Centro-Nord e Sud.

Questa ricerca si propone di fornire un contributo di conoscenza in questa direzione; essa si pone cioè l'obiettivo di stabilire la scala territoriale d'indagine "migliore" per individuare le specifiche realtà economiche insediate sul territorio, i relativi profili produttivi ed i sistemi territoriali in cui esse operano.

Enrico Del Colle insegna Statistica presso l'Università di Roma "Tor Vergata" e Statistica economica presso la Luiss. È autore disaggi ed articoli riguardanti le interrelazioni tra sviluppo economico ed evoluzione demografica, la terziarizzazione dell'economia italiana, il mercato del lavoro e l'individuazione di aggregati territoriali di particolare interesse economico.