Entro il grande motivo della critica della razionalità con cui si sono diversamente misurati gli studi leopardiani più recenti, è rimasto forse troppo implicito nella dimensione filosofica e perciò abbastanza inesplorato il rapporto che il pensiero di Leopardi istituisce con la scienza. Eppure grandi temi della sua poesia e della sua meditazione come "l'immaginazione", "la natura", "la ragione","l'infinito", "il tempo", "l'universo", si alimentano di una perspicua, costante attenzione al mondo della scienza. Di tale rapporto e di questi temi si occupano questi saggi leopardiani che, al centro di una rete di rapporti che conduce a Newton, Cartesio, Buffon, pongono la figura di Galileo, di quel Galileo di cui non solo scrive nello Zibaldone, ma che incontra direttamente sui testi, dunque sul piano dello stile, in quell'originalissimo libro che è la Crestomazia della prosa. La critica leopardiana della ragione scientifica coglie il limite di fondo: la scienza, e più precisamente la matematica, che impone il suo modello alle altre forme di sapere, conduce alla separazione dell'uomo dalla natura, condizione e insieme esito del principio di oggettività. La figura di Galileo diventa emblematica: nella Crestomazia Leopardi non rinuncia a rappresentarvi i principi da cui muove la scienza moderna e che sono quelli che contrastano col suo pensiero, ma, paradossalmente, coglie in atto, nelle pagine galileiane, quella forza dell'immaginazione e della bellezza che costituisce, Io stile, nel quale si riconosce.

Lorenzo Polato insegna Letteratura italiana all'Università di Padova. Ha pubblicato numerosi studi sull'opera di Umberto Saba, tra cui Aspetti e tendenze della lingua poetica di Saba (1966), L'«aureo anello» di Saba (1986); di Camillo Sbarbaro cui ha dedicato la monografia Sbarbaro (1969) e di cui ha curato un'edizione commentata della principale opera in versi: Pianissimo (1983). Ha curato inoltre l'antologia delle riviste Prospettive-Primato, (1978). Da alcuni anni sta conducendo ricerche sull'illuminismo e sul romanticismo con particolare riguardo al pensiero di Leopardi.