Sempre di nuovo

Sandro Mancini

Sempre di nuovo

Merleau-Ponty e la dialettica dell'espressione

Edizione a stampa

43,50

Pagine: 340

ISBN: 9788820442491

Edizione: 1a edizione 1987

Codice editore: 495.17

Disponibilità: Fuori catalogo

L'opera di Merleau-Ponty è stata finora letta come una variazione, sia pure importante, di altre filosofie: all'interpretazione prevalente negli anni '50 e '60, che si incentrava sul 'primo' Merleau-Ponty e lo leggeva alla luce di Sartre e di Husserl, è poi subentrata una diversa prospettiva, che ha però riproposto lo stesso limite di fondo. Quest'ultima, infatti, se ha avuto l'indubbio merito di scoprire l'importanza dell'opera finale e incompiuta di Merleau-Ponty, Le visible et I'invisible, non è tuttavia riuscita a individuarne il nucleo teoretico fondamentale, finendo generalmente per valutaria come una variante francese dell'ontologia heideggeriana: e così al cliché del Merleau-Ponty filosofo dell'ambiguità è succeduto quello del fenomenologo esistenzialista pentito che approda infine all'Essere e alla Differenza.

Questo studio si propone di andare oltre le precedenti letture e di focalizzare l'autentico motivo di indipendenza filosofica di Merleau-Ponty rispetto ai suoi interlocutori, individuato nella fenomenologia dialettica dell'espressione: questa si rivela come il filo rosso che unifica l'intero itinerario speculative del filosofo francese, ripercorso in funzione del suo esito finale, Le visible et l'invisible.

La ricomposizione dei frammenti di quest'opera (rimasta alto stato di abbozzo per l'improvvisa morte dell'autore nel 1961), insieme all'analisi di altre pagine non ancora adeguatamente valorizzate, è volta a disoccultarne la dimensione teleologica e prassica, sostanzialmente ignorata dalia letteratura critica. Per questa via si giunge a cogliere il senso complessivo dell'impresa finale di Merleau-Ponty: ripensare l'idea delta fenomenologia, attinta tanto da Hegel quanto da Husserl, a partire dal nuovo principio filosofico che egli ha creduto di scoprire nell'idea della reversibilità come verità ultima, la quale avrebbe dovuto consentire la riformulazione della dialettica come "iperdialettica".

L'assenza di questo Merleau-Ponty dal panorama filosofico odierno, lungi dal comprovarne l'obsolescenza, illumina al contrario la fragilità interna del dibattito attuale, contraddistinto proprio dalla rimozione delta dialettica e dell'ineludibile nodo della prassi.

Sandro Mancini (Milano, 1951) si è laureato nel 1974 con Enzo Paci, con una tesi su R. Panzieri, da cui ha tratto [a monografia Socialismo c democrazia diretta (Bari, 1976). E' ricercatore presso il Dipartimento di Filosofia dell'università Cattolica di Milano. Sta concludendo una ricerca su struttura e dialettica in Lévi-Strauss, che integra quella condotta su Merleau-Ponty.

Prefazione
Sigle delle opere di Merleau-Ponty e Husserl
PARTE PRIMA
L'originario nell'itinerario filosofico di Merleau-Ponty
I. L'originario nella sfera delta percezione: La fenomenologia esistenziale del primo Merleau-Ponty
1. Lo statuto della percezione
2. Il soggetto percipiente: l'io corporeo come essere-al-mondo
3. Il mondo vissuto
4. Il registro ontologico dell'interpretazione fenomenologica della percezione: la contingenza
II. Il linguaggio dell'originario e la storia dell'espressione: La prose du monde
1. Gesto c parola nella Phénoménologie de la perception
2. Dalla percezione al segno: La prose du monde
III. Le visible et I'invisible come critica della metafisica del dominio
1. Il linguaggio come parola dell'Essere
2. La critica dell'oggettivismo c della filosofia riflessiva
3. Contro Sartre: la dialettica dell'essere e del nulla
4. La critica del positivismo delle essenze
IV. La chair: alla ricerca del grembo dei possibili
1. Percezione c fede percettiva
2. II corpo in chiasma col mondo
3. La chair nella dialettica del visibile c dell'invisibile
4. L'interno delle cose: l'invisibile come la negatività del pensiero
5. Lo spazio della verità
6. I due Cézanne di Merleau-Ponty: l'interpretazione fenomenologica e quella ontologica della pittura
V. L'Essere come essai darticulation
PARTE SECONDA
lntrecci
I. L'iperdialettica e le sue matrici
1 . L'interpretazione dialettica del comportamento e delta percezione
2. La storia come istituzione
3. Dialettica e iperdialettica
4. L'iperdialettica come apertura al non-identico: la filosofia della non-filosofia e la Fenomenologia dello spirito di Hegel
A. Merleau-Ponty di fronte a Hegel
B. La lettura dell'Einleitung
5. Il debito con Schelling
6. Uno spunto su Nietzsche
7. Merleau-Ponty e Heidegger: i limiti di un incontro
II. La luce di Husserl e l'ombra di Merleau-Ponty
1. I paradossi della fenomenologia husserliana nella Phénoménologie de la perception
2. La soggettività trascendentale in Husserl
3. La lettura merleau-pontyana di Husserl dopo la Phénoménologie de la perception
4. Presenza di Husserl nell'ultimo Merleau-Ponty
5. L'atteggiamento trascendentale in Ideen II
6. Le philosophe et son ombre
7. Il motivo husserliano dell'lneinander nei frammenti dell'ontologia della chair
III. Struttura e dialettica: l'ontologia dell'Essere grezzo di fronte alla
problematica dell'inconscio
1. Merleau-Ponty e la Gestaltpsychologie
2. Per una psicoanalisi larga
3. L'inconscio psicoanalitico tra antropologia ed ontologia
4. Merleau-Ponty e Lévi-Strauss
Conclusione: L'idea della filosofia
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi


Contributi:

Collana: Filosofia

Livello: Studi, ricerche