Stato, Regioni, Mercato: tre attori importanti del dibattito sul nuovo sistema sanitario italiano che sono ancora alla ricerca di ruoli precisi e di confini chiari. Attorno a questa realtà si gioca il futuro di equità e di efficienza che tutti ci auguriamo per un sistema al quale è affidata la salute dei cittadini.

Lo Stato ha oggi forse troppi poteri; alcuni dovrà delegarli, senza però rinunciare alla funzione strategico-programmatoria ed a compiti tecnici sovraregionali (vedi, ad esempio, la prevenzione, le grandi calamità, i trapianti, ecc.). Le Religioni hanno il ruolo centrale di gestione della sanità, con responsabilità che tenderanno a crescere se - come è auspicabile - si passerà anche ad una maggiore autonomia fiscale. Il mercato, infine, sia inteso come servizi gestiti dal privato sia come iniziativa personale, controllo dell'efficienza e competizione avrà uno spazio rilevante nella modernizzazione del sistema.

Nel volume sono presenti varie voci che, pur rappresentando punti di vista e interessi diversi, convergono nella programmazione di una sanità sempre più vicina ad una domanda matura e responsabile.