Tabù: elogio del pudore

Marta Appiani

Tabù: elogio del pudore

Edizione a stampa

44,00

Pagine: 496

ISBN: 9788846459343

Edizione: 1a edizione 2004

Codice editore: 1222.118

Disponibilità: Discreta

Che cos'è un tabù?

Le risposte a questa domanda, che ha interessato in particolare gli antropologi evoluzionisti, si sono rivelate così insufficienti e inconciliabili tra loro da favorire l'ipotesi "difensiva" che sia qualcosa che appartiene al passato, al "primitivo" e si possa descrivere solo in quanto lontano nel tempo e nello spazio.

Per colmare questa lacuna il volume si propone di riprendere una ricerca resa ancora più necessaria oggi nel momento in cui l'incontro tra culture diverse sempre più frequente pone il problema della traduzione di linguaggi differenti: non si può operare nessuna "traduzione" prima di avere capito quale significato attribuire alle forme restrittive, ai misteriosi e pur attuali tabù sui quali si fonda ogni formazione simbolica culturalmente differenziata.

Un ulteriore contributo, di fondamentale importanza, che viene qui proposto riguarda la distinzione tra i tabù che ancora mantengono una carica vitale, che ancora vivono tra noi, da quelli che hanno ridotto la loro funzione al solo controllo autoritario dei comportamenti umani. In questo senso, la psicoanalisi - dal cui orientamento è partita l'autrice - ha molto da dire, purché sia disposta ad aprirsi a discipline quali l'antropologia, la linguistica e l'etologia rompendo i tabù che ancora impediscono un dialogo produttivo. Tali discipline sono tutte implicate nell'interpretazione del cosiddetto "tabù dell'incesto" che, da un lato costituisce il fondamento di ogni cultura e dall'altro, in quanto codice etnico, è responsabile in ogni soggetto dell'origine del senso del pudore e della sua trasmissione da una generazione all'altra, definendosi quindi come tabù universalmente valido.

Questa vera e propria monografia sul tabù, unico recente studio esaustivo sull'argomento, si rivolge non solo a studenti e studiosi, ma anche a tutti coloro che sono interessati a capire come e perché, nelle relazioni di reciprocità, la sensibilità umana costituisca un elemento così determinante.

Marta Appiani vive e lavora a Milano; è glottologa, psicologa e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Dagli anni di lavoro sul territorio, a contatto con le realtà più diverse, ha tratto l'interesse per la quotidianità delle relazioni umane, terreno della formazione dei processi sociali esaminati criticamente. È autrice di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate.


Marcello Cesa-Bianchi, Prefazione
Introduzione
Parte I. Il tabù prima di Freud
Il tabù di Cook
La nascita della disciplina antropologica
La concezione del tabù presso gli antropologi evoluzionisti
(Frazer: il tabù come "venerabile buffonata" del primitivo; Smith: il tabù come vuota sopravvivenza del passato; Marett: il tabù come stimolo sociale all'immaginazione)
Parte II. Il tabù e la psicoanalisi
Introduzione
Totem e tabù: i quattro saggi
(L'orrore dell'incesto; Il tabù e l'ambivalenza emotiva; Ancora su Il tabù e l'ambivalenza emotiva; Animismo, magia e onnipotenza dei pensieri; Il ritorno del totemismo nei bambini)
Il complesso di Edipo e la sua validità
(Minaccia di castrazione e riti di passaggio; La tragedia greca; L'orrore: una reazione umana universale; Stravinskij e l'Oedipus rex; Il perturbante e l'incertezza intellettuale riguardo alla propria sorte)
Il tabù della verginità e la prospettiva relazionale
(Il tabù come inconscia percezione del pericolo costituito dal desiderio femminile; La teoria dell'appoggio della sessualità alle funzioni di autoconservazione)
Il periodo pre-edipico e la costituzione dell'Io
(L'importanza dello sguardo; Laplanche e il verdetto kafkiano)
L'oggetto transazionale e il feticcio psicotico: due modalità opposte di reintegrazione di sé
Il pudore
La curiosità infantile
Parte III. Il tabù come fondamento della cultura
Introduzione
Durkheim: la possibilità di sublimare l'effervescenza del gruppo attraverso l'interdetto
Radcliffe-Brown: valore del rito e valore dell'ansia
Lévi-Strauss: l'esogamia come apertura alla simbolizzazione
Steiner e Douglas: il pericolo del disordine concettuale
Parte IV. Il luogo dell'irrapresentabile
Il processo di soggettivizzazione
Il tabù e la sublimazione
Il tabù e la fobia infantile
Il tabù linguistico
Il motto di spirito: giocare con il phòbos
Conclusione

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