Una mattina di febbraio del 1992, Milano, la capitale morale d’Italia, si sveglia e scopre di essersi trasformata: Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio, storica istituzione rappresentativa della laica generosità meneghina, viene arrestato in flagranza di reato _ ed è l’inizio della fine. Isolato in carcere e abbandonato dagli amici di partito, collabora con i magistrati, lacerando il velo di ipocrisia di cui si ammanta la scintillante “Milano da bere”: ne emerge una realtà parallela, un mondo sotterraneo, un termitaio in cui si agitano faccendieri e mezzani ma anche abitanti del mondo di sopra (pubblici funzionari, imprenditori, politici), intrappolati in un contesto di corruzione diffusa.
A oltre dieci anni dalle inchieste di “mani pulite”, questo volume prende le mosse da quell’esperienza per tornare a riflettere sulla corruzione, vero e proprio cancro che continua ad affliggere il sistema degli appalti e dei contratti pubblici. Fatta la diagnosi, lo stesso ordine degli interventi, più che una prognosi, suggerisce una chiave di lettura in linea con i principi fondamentali di qualunque ordinamento moderno, ovvero l’idea che, anche per le patologie dei corpi sociali, prevenire sia meglio che curare e che la sanzione penale sia, come l’intervento del chirurgo, un’extrema ratio.
Sullo sfondo, la consapevolezza che la lotta alla corruzione non riguarda solo i giudici e il diritto. Riguarda la politica, la pubblica amministrazione, le imprese… riguarda tutti noi e la società in cui viviamo.
Comprendere i fatti per poter giudicare, restituire a ogni cosa il suo nome e togliersi dalla testa l’idea che la prassi possa sostituirsi all’etica: una responsabilità per tutti!
Maria Agostina Cabiddu è professore straordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso la Facoltà di Architettura e società del Politecnico di Milano, dove dirige anche il Master in Appalti e Contratti pubblici (MAC), nel cui ambito si sono sviluppate le attività confluite in questo volume. Tra le sue pubblicazioni si segnalano Maggioranza minoranza eguaglianza (CEDAM, Padova, 1997) e la traduzione e cura del saggio di H. Kelsen, Lo Stato come integrazione (Giuffré, Milano, 2001). Ha curato con P. De Carli, Sussidio e materiali di Diritto pubblico dell’economia (CEDAM, Padova, 2001), con L. Ammannati e P. De Carli, Servizi pubblici concorrenza diritti (Giuffré, Milano, 2001) e con N. Grasso, Diritto dei beni culturali e del paesaggio (Giappichelli, Torino, 2004).