La crisi del settore chimico nasce dal mancato adattamento dell'industria italiana alle mutate condizioni internazionali. Muovendo da questo presupposto, il volume esplora, attraverso un'indagine prevalentemente statistico-quantitativa, i risultati raggiunti dalla chimica italiana rispetto al principali concorrenti.
Nella prima parte il raffronto è condotto a livello di aree e di paesi: l'osservazione della performance del settore chimico investe sia il versante Interno (fatturato, investimenti ecc.) sia il commercio con l'estero, In un arco di tempo che comprende grosso modo gli anni '70.
La seconda parte contiene poi un'analisi comparata dei bilanci delle maggiori società italiane (Anic, Montedison, Snia) e di alcune imprese straniere che hanno esercitato un ruolo leader sul piano europeo oltre che internazionale. La metodologia seguita propone una innovativo riclassificazione dei conti economici e degli stati patrimoniali, allo scopo di delineare più analiticamente le dinamiche economiche aziendali.