Il volume tenta una prima analisi dei punti chiave attraverso i quali si definiranno le "regole del gioco" nei prossimi anni.
Rispetto alla competizione globale che interessa il settore auto ed il suo prodotto, e sempre di più anche i processi dell'indotto, sono stati individuati tre livelli di contraddizioni:
- deverticalizzazione e complessità del business: auto, processo, componenti;
- dalla crisi della produzione di massa alla produzione flessibile: quale nuovo modello?
- riduzione del tempo e soprattutto cambiamento qualitativo della vita del prodotto.
Finora si è tentato di dare risposte esclusivamente tecnologiche con risultati critici, la dinamica del processo richiede mutamenti nel paradigma complesso capace di trasformare i vari livelli interagenti: tecnologia, gestione, modelli di comando e organizzazione.
Questo è il nodo strategico dove si evidenzia il contrasto più forte fra esigenze di "integrazione" ed "interfunzionalità" richiesto dalla gestione della produzione flessibile ed i dispositivi di comando della Fiat.
In questo terreno si apre il gioco delle regole e dei comportamenti del "lavoro" come attore privilegiato per rispondere a tale contraddizione.
Valutando il ruolo e gli obiettivi dei lavoratori, individuiamo la soggettività collettiva come vettore sia di azione sia di progettazione relativa al problema dell'interazione fra complessità ed organizzazione.
L'identità quindi del lavoro è di fatto la risorsa strategica per ridisegnare i dispositivi organizzativi ed il microsistema socio-professionale della produzione.