LIBRI DI GIOACCHINO LAVANCO

La ricerca ha estratto dal catalogo 75 titoli

Caterina Arcidiacono, Norma De Piccoli

Psicologia di comunità

Volume I. Prospettive e concetti chiave

Il manuale, coniugando teoria, pratica ed etica secondo una prospettiva ecologico-sistemica, presenta gli elementi distintivi della psicologia di comunità. Un testo rivolto a studenti e studentesse sia dei corsi di laurea in psicologia, sia di altri ambiti disciplinari, e a tutti i/le professionisti/e che agiscono per lo sviluppo del benessere nei e dei contesti, integrando il cambiamento individuale con la trasformazione contestuale.

cod. 1240.1.84

Gioacchino Lavanco

Nota editoriale

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2018

Gioacchino Lavanco, Cinzia Novara, Enza Sidoti

Sistema mafioso e anticomunità. Percorsi per leggere le comunità criminali

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2018

Gli studi sul sentire mafioso prendono spunto da riflessioni, ricerche bibliografiche e seminari condotti da un gruppo docenti dell’ateneo palermitano alla fine degli anni ’80. La premessa da cui gli autori sono partiti è che in Sicilia l’atteggiamento nei confronti del crimine mafioso costituisce un "tema culturale", derivante dall’interiorizzazione di relazioni transpersonali tipiche del contesto sociale e soprattutto familiare in cui i soggetti in età evolutiva si trovano inseriti. Questo contributo affronta il tema psico-pedagogico dell’educazione e dello sviluppo di comunità in contesti criminali, in una società senza valori che perde il senso stesso di comunità e di appartenenza.

Gioacchino Lavanco, Laura Clorinda Rinaldi, Valeria de Palo, Lucia Monacis

Autosabotaggio e procrastinazione: strategie di prevenzione del sentire mafioso

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2017

Nell’analisi della dispersione scolastica il fenomeno della procrastination è stato spesso sottovalutato. La nostra ricerca ha correlato i processi di selfhandicapping con quelli connessi all’abbandono del percorso di studio. La procrastination è stata studiata come processo di costante rinvio degli impegni scolastici e delle occasioni di recupero. Lo studio è stato condotto su di un gruppo di 956 studenti delle scuole superiori, distinguendo due diverse aree: quella delle strategie di studio e di coping nella gestione delle prove scolastiche; quella delle relazioni sociali e delle priorità in esse. Queste variabili sono state correlate con il locus of control e con le strategie di self efficacy. Ad una analisi descrittiva dei dati emersi risulta: 1- I soggetti con locus of control esterno (> 13.4; p < .001) tendono a rinviare gli impegni scolastici ritenendo difficile la loro esecuzione; i soggetti con locus of control interno (< 6.8; p < .005) tendono a rinviare gli impegni scolastici ritenendo di poter velocemente recuperare tale ritardo; 2 - I soggetti che utilizzano la procrastination generano il fallimento scolastico e poi l’abbandono senza attribuire particolare colpa alla procrastination (t = 6.30, p < .005); 3 - I soggetti con maggiore self efficacy rinunciano costantemente alla procrastination utilizzando i buoni livelli di locus of control interno (Pearson r = .68; p < .001); 4 - Infine, la strategia della procrastination non distingue in modo particolare maschi da femmine, né fasce di età, sembra invece maggiormente correlata a livelli di solitudine ed a maggiore interesse per le relazioni sociali (Pearson r = .53, p < .001). Per le strategie di intervento è stato verificato che i soggetti con gruppi supportivi di pari tendono a non utilizzare la procrastination, mentre i soggetti maggiormente isolati utilizzano la procrastination in condizioni di malinconia e di conflitto. Poiché la procrastination è un fattore predittivo del selfhandicapping sarà necessario all’interno della scuola lavorare alla formazione degli insegnanti per la prevenzione della procrastination scolastica.

Maria Garro, Francesco Pace

Sorveglianza dinamica e regime aperto

Cambiamenti normativi, organizzativi e psicosociali

Il volume intende riflettere sul riassetto organizzativo che ha influenzato la quotidianità sia dei ristretti sia degli operatori penitenziari dopo la condanna che la Corte Europea dei Diritti Umani ha inflitto all’Italia alla luce della sentenza Torreggiani, che puntava l’indice sul trattamento inumano e sul sovraffollamento degli istituti penali.

cod. 1244.9

Gioacchino Lavanco, Carolina Messina, Laura Clorinda Rinaldi

"Per non morire prima". Strategie di coping in donne con sclerosi multipla

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2016

La sclerosi multipla, malattia infiammatoria-demielinizzante a decorso cronico, determina forti vissuti psicologici negativi ed è resa invalidante dall’imprevedibilità della sintomatologia, nonché dalla progressiva disabilità. È stata realizzata una ricerca-intervento finalizzata ad approfondire l’evoluzione delle condizioni di salute in donne con sclerosi multipla e a determinare il ruolo di variabili psicosociali come fattori di sostegno. L’analisi preliminare dei dati rileva l’importanza delle strategie di coping nella gestione della malattia.

Michele Pennisi, Gioacchino Lavanco

La politica buona

Il primo pilastro di una buona politica è la sua ispirazione etica o tensione ideale… La difficoltà nel realizzare una buona politica è oggi accentuata dalla crisi di valori, che induce chi ha il potere a posporre i valori all’efficacia, la qualità alla quantità. Pertanto, per la realizzazione di una “buona politica”, è necessario cambiare mentalità. (dall’introduzione di Padre Bartolomeo Sorge)

cod. 772.16

Raimondo Maria Pavarin, Daniele Virginio Corbetta

Dipendenze con e senza sostanze

Teoria, ricerca e modelli di intervento

Il volume vuole fornire elementi innovativi e indicazioni utili a chi si occupa di prevenzione, per dar vita a progetti che non siano più incentrati su singole problematiche, ma capaci di orientarsi sugli stili di vita complessivamente intesi della popolazione cui sono rivolti.

cod. 1341.2.78

Gioacchino Lavanco, Cinzia Novara, Cinzia Amoroso

Cyberbullismo e video peer education

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2014

Lo scopo di questo articolo - attraverso un processo di ricerca-azione che coinvolge un campione di 243 soggetti pre-adolescenti ed adolescenti - è quello di sottolineare come il mezzo informatico può essere causa di aggressioni, molestie, offese; ma allo stesso tempo, utilizzato come fonte di nuove strategie comunicative, di interazione gruppale e di intervento educativo in comunità virtuali. Il cyberbullismo si materializza nella vita delle vittime in ogni momento della giornata e attraverso diverse realtà (video, foto, mail, chatroom, sms, chiamate telefoniche, ecc.). Uno dei metodi di prevenzione, che guarda alle dinamiche di gruppo ed alle tecnologie mediali come fonte educative, è la video peer education. L’utilizzo di materiali online come metodo di prevenzione e sensibilizzazione delle agenzie educative e degli stessi fautori e/o vittime del cyberbullismo.

Gioacchino Lavanco, Loredana Varveri, Carolina Messina

Mobile addiction e prevenzione attraverso il gruppo dei pari

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2014

La dipendenza da cellulare, espressione dei profondi cambiamenti economici, sociali e culturali degli ultimi decenni, sta diventando un problema sempre più diffuso, soprattutto fra gli adolescenti. L’articolo, nella prima parte si sofferma sull’analisi della letteratura relativa alla dipendenza tecnologica, in generale, e alla dipendenza da cellulare, nello specifico; nella seconda parte, presenta una ricerca-intervento che, da un lato, ha avuto l’obiettivo di esaminare la relazione tra fattori cognitivi (locus of control) e fattori emotivi (disregolazione emotiva) nei casi di abuso nell’utilizzo di telefoni cellulari; dall’altro, ha voluto avviare una riflessione circa l’influenza del gruppo sia nello stimolare il comportamento di abuso, sia nel trasformare il cellulare in strumento di coping rispetto al comportamento regolativo.

Il volume si rivolge agli studenti che si accostano allo studio delle discipline e dei percorsi operativi per l’educazione di comunità, cercando di evidenziare lo iato fra una società e una cultura che guardano alla dimensione dell’innovazione scientifica e tecnologica, ai principi di convivenza, ma che fanno fatica a interrogarsi su chi “curi la comunità”, chi si faccia carico di accompagnarla e sostenerla nei complessi processi di trasformazione.

cod. 772.15

Teresa Fumusa, Gioacchino Lavanco

Quando la chirurgia estetica diventa teen

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2013

La ricerca si pone l’obiettivo di indagare alcune variabili psicosociali ritenute dalla letteratura sull’argomento elementi importanti dell’interesse per la chirurgia estetica, come la percezione corporea e l’Ego-resiliency, in un gruppo di 210 adolescenti e giovani donne del territorio palermitano. I dati mostrano come la percezione di sé abbia un ruolo centrale, essendo l’unica variabile tra quelle indagate che influisce sull’interesse per la chirurgia estetica. Inoltre, l’Ego-resiliency, ossia la capacità di gestire in modo flessibile i propri impulsi e le proprie emozioni e di adattarsi efficacemente alle richieste dell’ambiente, è fortemente legato alla percezione di sé, che, a sua volta, determina l’interesse per la chirurgia estetica.

Cinzia Novara, Gioacchino Lavanco

La sostenibilità della coppia mista tra famigliare e sociale

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2013

La ricerca analizza sia i processi macrosociali, riferiti alla comunità, sia i processi micro, propri della dinamica di coppia. Per i primi abbiamo esaminato la percezione di diversità che può scaturire dalle dinamiche intergruppali e l’identità di luogo (intesa come radicamento nel nuovo contesto di accoglienza); per le dinamiche di coppia si sono prese in esame l’impatto che la presenza dei figli genera sulla dinamica di coppia e gli stili educativi adottati. Coerentemente con il metodo d’indagine della ricerca qualitativa, sono state intervistate 22 coppie miste residenti in Sicilia. Il contenuto emerso è stato analizzato con l’ausilio del software Atlas.ti. Tra gli aspetti più salienti emersi dai risultati troviamo la percezione di diversità che la coppia avverte non solo come vettore discriminante nei suoi riguardi ma anche come un valore da trasmettere ai propri figli; l’importanza della rete di sostegno familiare e di vicinato come variabili in grado di moderare la percezione di marginalità.

Giuseppe Mannino

Anima, Cultura, Psiche

Relazioni generative

Anima, mente, psiche, sé, cultura, individuo, società, gruppo, interiorità, spiritualità… tutte declinazioni complesse della diversità e molteplicità che danno forma al sentimento di felicità. Il volume intende rigenerare e risignificare nell’orizzonte scientifico e psicologico un termine desueto: anima. E una declinazione: collettiva, culturale, plurale, relazionale. Verso la costruzione di un codice culturale ermeneutico insaturo, eudaimonico, rigenerante!

cod. 1240.393

Maria Grazia Castorina

Complessità, conoscenza, cura.

L'approccio costruttivista alla relazione terapeutica

Pensare, sentire, narrare e narrarsi, curare, “comunitare”, sono le dimensioni costitutive dell’essere che si incontrano dentro la relazione terapeutica. Queste stesse dimensioni, dentro il libro, diventano temi di riflessioni larghe che esplicitano, senza mai de-finire, la Terapia Cognitiva Complessa come approccio costruttivista, sistemico, processuale.

cod. 1240.383