LIBRI DI ALUETTE MERENDA

La ricerca ha estratto dal catalogo 26 titoli

Alessandra Salerno, Aluette Merenda

Nuove coppie, nuove unioni

Psicologia delle relazioni amorose moderne

Il libro tratta la psicologia delle relazioni amorose moderne, seguendo il ciclo vitale della famiglia, dalla coppia adolescenziale a quella in età anziana, soffermandosi sulle unioni omogenitoriali e ricostituite. Nei vari contributi vengono analizzati alcuni eventi destabilizzanti per le coppie, quali il tradimento o la recente pandemia, fino ad arrivare all’osservazione di scenari estremamente attuali, come quello della coppia formatasi in rete o il fenomeno del poliamore, senza tralasciare l’importante tema del lavoro clinico con le coppie in crisi.

cod. 1240.438

Maria Garro

Psicologia sociale e interventi educativi

Trasversalità, contesti e relazioni

Il volume è stato pensato per gli educatori in formazione e per coloro che già si muovono in ambito sociale come operatori delle relazioni di aiuto nei contesti educativi. Conoscere le principali tematiche psicosociali attraverso il rimando a contesti professionali quotidiani è sembrata un’utile strategia per avviare con maggiore fluidità al percorso di apprendimento, e/o approfondimento, del rapporto esistente tra funzionamento psicologico individuale e processi sociali più ampi.

cod. 1240.432

Alessandra Salerno, Monica Tosto

Gli scenari della paternità nella psicologia contemporanea

Sfide, fragilità, orizzonti

Il volume esplora le trasformazioni dell’identità paterna e le sue possibili sfaccettature, evidenziando le fragilità e i punti di forza che caratterizzano il ruolo paterno nelle diverse realtà familiari. Un testo per studenti e laureati delle lauree triennali in Scienze e tecniche psicologiche, Scienze dell’educazione e Scienze del Servizio Sociale e delle lauree magistrali in Psicologia del ciclo di vita e Psicologia clinica, nonché per professionisti che operano nell’ambito delle relazioni d’aiuto e lettori interessati ad approfondire e comprendere le attuali declinazioni dell’essere padre.

cod. 1240.424

Roberto Castiglia, Maria Garro, Aluette Merenda, Alessandra Salerno

Il diritto alla salute sessuale nella disabilità. Il ruolo dei caregiver e degli operatori delle relazioni d’aiuto

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2018

Il lavoro analizza la connessione tra disabilità, soddisfacimento sessuale e benessere psi-cosociale. L’analisi di diversi contributi scientifici evidenzia come le persone con disabilità, sia fisiche che cognitive, siano molto spesso relegate al ruolo di eterni bambini, la cui sessualità viene negata così come la possibilità di accedere ad una relazione sentimentale, spesso perché percepite come inappropriate non solo dai familiari ma anche dagli operatori della salute, favorendo la diffusione di pregiudizi e false attribuzioni. Il presente lavoro si presenta dunque come contributo per un auspicabile ampliamento delle pratiche di supporto nell’ambito della salute sessuale delle persone con disabilità; argomento, quest’ultimo, spesso frainteso e non abbastanza dibattuto dalle istituzioni.

Alessandra Salerno, Sebastiana Giuliano

La violenza indicibile

L'aggressività femminile nelle relazioni interpersonali

Il tema dell’aggressività femminile viene qui affrontato attraverso contributi teorico-empirici riferiti alle sue svariate manifestazioni e ai relativi contesti interpersonali; in particolare, il testo approfondisce i temi della violenza della donna nella relazione di coppia (eterosessuale e omosessuale), l’abuso sull’infanzia a opera della madre, lo stalking, il mobbing e il bullismo al femminile, la rappresentazione della donna violenta nel cinema e nella letteratura.

cod. 1244.5

Aluette Merenda, Miriam Guttuso

La storia sotterranea del trauma complesso. Una rassegna teorica tra realtà clinica e problemi diagnostici

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2017

Il presente contributo si propone di analizzare le difficoltà di riconoscimento e legittimazione, storicamente presenti nello studio del trauma psichico infantile, nonché di stimolare riflessioni aperte sulla possibilità che tali difficoltà siano ancora attuali. Recenti contributi sullo studio del disturbo traumatico dello sviluppo sottolineano infatti l’importanza degli aspetti relazionali e cumulativi nonché del momento evolutivo in cui il soggetto vive le proprie esperienze traumatiche.

Il presente contributo ha come oggetto un’analisi teorica sull’evoluzione del modello di parenting diadico verso la prospettiva degli attaccamenti multipli. In particolare, andando oltre la prospettiva monotropica (Bowlby, 1969), viene evidenziata una linea teorica che delinea il modello dell’integrazione a sostegno dell’ipotesi dell’elasticità degli Internal Working Models. Sulla base di tali studi, la continuità nella qualità delle rappresentazioni d’attaccamento rimarrebbe in funzione anche delle trasformazioni che interessano l’ambiente di accudimento, nei suoi aspetti di rischio e protezione e rispetto ai livelli diadici, familiari e sociali in cui è organizzato. Si delinea piuttosto il network dell’accudimento, un sistema dinamico in continua evoluzione attraversato da mutamenti interni ed influenzato da cambiamenti intersociali e culturali. Le implicazioni cliniche e quelle sul benessere interpersonale possono intravedersi, ad esempio, in quei contesti familiari in cui l’avere vissuto esperienze traumatiche o stabilito relazioni insicure con le figure parentali può essere compensato dagli effetti positivi di una relazione d’attaccamento funzionale (secure) con caregivers diversi. In accordo con i presupposti teorici e le verifiche empiriche del modello dell’integrazione, la bontà dei modelli operativi materni dell’accudimento non può pertanto essere ritenuta la determinante univoca dello sviluppo infantile. Si può ipotizzare, invece, che la sicurezza infantile emerga dall’esperienza di un network di caregivers caratterizzati da rappresentazioni prevalentemente secure e balanced. Ciò darebbe forma ad un contesto di cura in cui è più probabile che ciascuno individuo sperimenti la sensibilità e la responsività necessarie a sostenere la propria crescita socio-emotiva.

Miriam Guttuso, Aluette Merenda

La violenza invisibile. La negazione del trauma relazionale e le sue conseguenze nella prima infanzia

INTERNATIONAL JOURNAL OF MULTIDISCIPLINARY TRAUMA STUDIES

Fascicolo: 1 / 2016

Obiettivo del presente contributo teorico è l’analisi delle conseguenze della negazione dei possibili effetti psicopatologici del trauma relazionale durante la prima infanzia. Il mancato riconoscimento dell’esposizione del bambino a prolungate ed intense esperienze traumatiche ha infatti effetti di natura dissociativa, interferendo con lo sviluppo della sua identità relazionale (Bifulco e Moran, 1998) e con la capacità di sviluppare relazioni di fiducia (van der Kolk et al., 2007). Tali difficoltà di riconoscimento sembrano riflettersi anche in ambito clinico. Una maggiore presenza di adeguati strumenti diagnostici, in grado di riconoscere e valutare la sintomatologia traumatica in età infantile, può prevenire la stabilizzazione della sua complessa sintomatologia (Liotti e Farina, 2011).

Paola Miano, Alessandra Salerno, Alessandra Ciulla, Aluette Merenda, Angela Maria Di Vita

La sfida delle coppie a doppia carriera tra strategie di coping e nodi conflittuali. Un contributo di ricerca

TERAPIA FAMILIARE

Fascicolo: 108 / 2015

Nella dimensione privata e in quella sociale e organizzativa, il bilanciamento famiglia-lavoro e la genitorialità si risolvono in un sovraccarico di responsabilità a sfavore delle madri e nella effettiva disparità nella professione. Nelle famiglie a doppia carriera, il conflitto tra vita familiare e vita lavorativa ha effetti su varie dimensioni; la ricerca che presentiamo prende in esame la presenza di conflitti WIF (work to family) e conflitti FIW (family to work) in un campione di 483 genitori di coppie a doppia carriera e ha permesso di evidenziare che l’aumento dei compiti familiari relativi alla nascita e all’accudimento dei figli è associato a una strategia di bilanciamento che riflette la tradizionale demarcazione dei ruoli tra pubblico- maschile-breadwinner e privato-femminile-homemaker.

Aluette Merenda

Pet therapy con adolescenti nel contesto familiare

TERAPIA FAMILIARE

Fascicolo: 105 / 2014

L’autore si propone di delineare il valore terapeutico degli animali domestici nell’ambiente familiare e nei contesti di cura, rintracciandone risvolti psicoeducativi e finalità terapeutiche. In particolare, entro una prospettiva evolutivo-familiare e nell’ambito dell’approccio zooantropologico, centrato sul processo interattivo uomo-animale, si configurano le caratteristiche di un contesto di cura che tiene conto del benessere psicofisico e delle peculiarità di coloro che vengono coinvolti in un incontro eterospecifico ed in cui viene valorizzata una co-partnership, nella sua valenza terapeutica. Partendo dal presupposto che gli animali d’affezione non siano fautori di miracolose guarigioni, si vuole porre l’accento sulle attività relazionali assistite dalla presenza di due co-terapeuti (uomo-animale), finalizzate a benefici di ordine educativo e riabilitativo, nonché mirate all’attraversamento del rischio individuale e familiare o al trattamento di psicopatologie. Il focus dell’articolo si orienta specificatamente su una serie di dimensioni: Pet therapy e zooantropologia nelle famiglie attuali; Pet relationship e questioni metodologiche; Pet relationship come incontro etero-specifico in adolescenza.

Maria Garro, Alessandra Salerno

Oltre il legame

Genitori e figli nei nuovi scenari familiari

Figli di genitori adottivi, di genitori non coniugati, di coppie omosessuali, bambini coinvolti nella violenza domestica: sono alcuni esempi di nuove realtà cui è urgente oggi porre attenzione. Attraverso riflessioni teoriche e dati empirici, il volume tenta di delineare il profilo di figli appartenenti a specifici nuclei familiari di cui vengono rilevati elementi di criticità e di forza, ponendo in primo piano la costituzione relazionale e sociale dell’essere umano.

cod. 1244.8

Il volume si rivolge agli studenti che si accostano allo studio delle discipline e dei percorsi operativi per l’educazione di comunità, cercando di evidenziare lo iato fra una società e una cultura che guardano alla dimensione dell’innovazione scientifica e tecnologica, ai principi di convivenza, ma che fanno fatica a interrogarsi su chi “curi la comunità”, chi si faccia carico di accompagnarla e sostenerla nei complessi processi di trasformazione.

cod. 772.15

Gianni Francesetti, Michele Ammirata

Il dolore e la Bellezza.

Atti del III Convegno della Società Italiana Psicoterapia Gestalt

Il volume raccoglie i contributi del III Convegno della Società Italiana Psicoterapia Gestalt sul tema del dolore e della bellezza.

cod. 1252.13

Francesca Paola Ammirata, Maria Garro, Martino Lo Cascio, Aluette Merenda, Paola Miano

Esperienze di attaccamento e competenza emotiva nei minori abusanti

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2013

Le relazioni interpersonali consentono ai bambini di apprendere quale significato attribuire alle emozioni, nonché quali modalità socialmente accettabili utilizzare; tra le variabili in grado di spiegare il comportamento dei minori abusanti appaiono particolarmente significative la scarsa competenza emotiva e l’insicurezza del legame di attaccamento. La valutazione della storia personale e dell’Adult Attachment Interview di due utenti dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) di Palermo accusati di un reato sessuale ha permesso di evidenziare una mancanza di intimità nelle relazioni che viene disfunzionalmente compensata attraverso la condotta abusante. L’analisi dei due casi viene specificata con la descrizione degli obiettivi trasformativi dell’intervento psicosociale destinato ai minori abusanti.

Aluette Merenda, Alessandra Salerno

Daniel N. Stern: una biografia intersoggettiva

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2013

Il presente contributo rappresenta una nota sulla biografia di Daniel Stern ove emerge una prospettiva intersoggettiva che attraversa la sua vita come studioso delle relazioni primarie. In particolare, viene enfatizzato il paradigma del changing di tutte le forme vitali (arte, sviluppo, psicologia e psicoterapia) che lo porta a comparare il contesto dello sviluppo infantile con l’ambito del setting terapeutico psicoanalitico, riattualizzando i medesimi costrutti e schemi relazionali impliciti, individuati nello sviluppo della relazione tra bambino e caregiver.

Angela Maria Di Vita, Alessandra Ciulla, Aluette Merenda

Perinatalità e migrazione. Percorsi di ricerca-intervento

RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE

Fascicolo: 35 / 2012

Il presente contributo esplora le dinamiche che sottendono la perinatalità in un gruppo di donne migranti provenienti da diverse aree geografi che, con l’obiettivo di individuarne le risorse personali e contestuali, nonché gli elementi predittori di rischio. Lo studio ha in particolare esaminato le modalità di parenting con cui le madri migranti vivono la propria esperienza perinatale in relazione alla identità: materna, a quella del proprio figlio ed altresì culturale. I risultati della ricerca hanno configurato la gravidanza come un evento culturalmente determinato dai significati che ciascuna donna attribuisce alla gravidanza ed evidenziato come la lontananza dal proprio paese d’origine possa incrementarne la vulnerabilità durante questo momento del ciclo di vita. Un elemento particolarmente riscontrato nelle interviste è il senso di solitudine per l’assenza di un sostegno da parte delle rete familiare di riferimento, che enfatizza l’esigenza di favorire da parte dei servizi sanitari un accompagnamento adeguato in situazioni di vulnerabilità psicosociale.

Aluette Merenda, Paola Miano, Carmela Polizzi, Rosalba Salierno

La presa in carico dei minori abusanti: ruolo degli operatori e competenze emotive

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 2 / 2011

I modelli di intervento rivolti ai minori abusanti evidenziano alcuni elementi che possono aumentare l’efficacia della presa in carico, quali: la creazione di spazi di significazione all’interno dell’iter giudiziario, il coinvolgimento dei genitori, il contatto con la rete di servizi e la gestione del carico emotivo che il processo di assunzione di responsabilità comporta. Le difficoltà insite nel lavoro degli operatori, che accolgono minori accusati di avere commesso un abuso sessuale, riguardano, infatti, sia la specificità del reato sia le reazioni emotive che questa suscita in loro. All’interno di una ricerca più ampia, che analizza le variabili personali, familiari e socioculturali di un gruppo di 133 utenti accusati di reati di abuso sessuale, si sono analizzate le modalità di presa in carico dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo, entro un iter processuale che configura le azioni dell’adolescente abusante in una cornice di significato.

Margherita Spagnuolo Lobb

L'implicito e l'esplicito in psicoterapia.

Atti del Secondo Congresso della psicoterapia italiana

Che cosa rende terapeutica una psicoterapia? Nel 2005 la Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia (FIAP) ha organizzato un congresso in cui più di 20 Associazioni Italiane di psicoterapia si sono riunite a Siracusa per dialogare su questo tema. Sul filo conduttore della crisi della “dicibilità” come cura, questo volume raccoglie i contributi presentati in quel Congresso dai rappresentanti contemporanei della psicoterapia italiana, su temi che vanno dalla formazione alla ricerca, dalla supervisione alla clinica, dalle scoperte delle neuroscienze sulla natura relazionale del cervello alla ridefinizione dei concetti basilari della psicoanalisi.

cod. 1250.95

Angela Maria Di Vita, Maria Garro, Aluette Merenda

Le comunità alloggio come contesti preventivi e di supporto all’infanzia. Una ricerca-azione

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2008

The communities like preventive contexts and support. An action-research (by Angela Maria Di Vita, Maria Garro, Aluette Merenda) - The communities, for minor or adults circumscribed to multiproblematic contexts, represent one of the preventive answers. The objects of the research, enclosed within a wide project, have previewed the analysis of the context of 10 communities inside the sicilian territory. We have applied some instruments to the analysis of a) social support index, to inquire the tipology of the received social support and the sense of belongings to the community (My Family, My Friends, Reid et al., 1989; Zappulla et al., 2000), for the subjects until the 12 years of age; Social Support Index, McCubbin et al., 1982, for subjects of 13-20 age) and b) professional and emotional difficulties, using a questionnaire (Barberis, 2001) finalized to observe the educational operativity. The results turns out on one side, a preference towards the educators, with which it comes shared the daily space, and a strong feeling of belongings to the respective families. About emotional difficulties, they are emerged mainly: indignation, misfortune, horror and anger towards the adult in charge of abuse (21%). Regarding the modalities of reaction to the own ones, appear like more recurrent: caution (13%) and negation of the truth of the abuse (12%). Keys words: prevention, social support index, emotional difficulties