BOOKS BY EMANUELA MANCINO

Francesca Antonacci, Veronica Berni

Le arti dell'educare

Le arti dell’educare esplora l’ambito dei saperi e delle pratiche sorte dalla tensione generativa tra linguaggi artistici e saperi pedagogici. Il volume è il frutto della rielaborazione del primo convegno che PEPAlab (Performing, Expressive & Participate Arts), laboratorio di ricerca del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, ha organizzato per inaugurare uno spazio pubblico di confronto, dialogo e ibridazione culturale tra le arti e l’educazione.

cod. 449.26

Francesca Antonacci, Monica Guerra

Dietro le quinte

Pratiche e teorie tra educazione e teatro

Il volume attraversa la relazione tra le forme del teatro e quelle dell’educazione grazie al contributo di molteplici sguardi disciplinari, dalla pedagogia alla didattica, dalla sociologia alle scienze dell’organizzazione, dalla musica alla linguistica.

cod. 449.1

Emanuela Mancino

Il filo nascosto

Gli abiti come parole del nostro discorso col mondo

Esiste un profondo rapporto fra abito, corpo e memoria. Il testo riannoda, percorrendo il filo nascosto della poetica del quotidiano, i segni linguistici profondi delle cose ad una fenomenologia sensibile e condivisibile dell’abito come pratica dell’abitare e del vestire, di e con valore d’intimità, lo stare al mondo. Apparentemente muti, i tessuti del nostro vestire e svestirci, gli abiti e le abitudini dei nostri pensieri e delle nostre emozioni rivelano, ad un ascolto poetico e narrativo, lo sconfinato valore memoriale, progettuale e relazionale della materialità e dell’immaterialità pedagogica.

cod. 449.22

Marinella Attinà, Amelia Broccoli

Inattualità pedagogiche.

Ripensare l’educazione nella riflessione pedagogica contemporanea

Questa raccolta di saggi è tesa a ri-semantizzare e a ri-centralizzare alcune categorie cosiddette “inattuali” al fine di fornire un’interpretazione non banale e non conformista della discorsività pedagogica contemporanea. La sfida che il testo propone sta nel tentativo di rispondere, in un costante confronto tra saperi umanistici e saperi scientifici, alle istanze poste dall’attualità attraverso una rinnovata proposta di nodi e snodi euristici inattuali rischiarati, soprattutto, nel loro significato autentico.

cod. 1154.20

Monica Guerra

Fuori

Suggestioni nell'incontro tra educazione e natura

Propone riflessioni e questioni sul rapporto tra bambini e natura e sulle sue potenzialità educative e didattiche. La discussione è affidata al contributo di pedagogisti, educatori, studiosi ed esperti di differenti ambiti disciplinari che, a partire da una parola chiave, propongono un approfondimento dal proprio osservatorio di ricerca ed esperienza, esplorando le molte possibilità che il binomio educazione-natura offre.

cod. 449.2

Emanuela Mancino

Trame sottili

Voci diverse per un vestiario sentimentale

Questo testo recupera il senso poetico dei nostri legami con gli indumenti e con la stoffa del mondo. Nei vestiti impariamo a intravedere la possibilità di riconoscerci, di risvegliare la loro e la nostra storia, di ripercorrere quelle trame che ci permettono di parlare il linguaggio delle appartenenze. Questo libro si rivolge a chi voglia provare a sottrarre le cose al loro apparente silenzio, percorrendo nuove dicibilità educative, rivolte alla storia di sé come alla storia di altri.

cod. 10449.2

Muovendosi in ambiti disciplinari e scientifici molto diversi, gli Autori e le Autrici di questo volume raccontano (in modo più o meno ampio) esperienze di viaggi di formazione in una parte di mondo vicina o lontana, affinché possano essere formative non solo per chi le ha vissute ma anche per chi le leggerà. Un libro per insegnanti, studiosi di pedagogia e lettori interessati a trovare nuovi sguardi possibili di curiosità e di conoscenza verso la società e il mondo della vita.

cod. 1420.216

Caterina Benelli, Mónica Gijón Casares

(in)Tessere relazioni educative

Teorie e pratiche di inclusione in contesti di vulnerabilità

Il volume propone differenti apporti teorico-pratici sulla relazione educativa. Educatori, insegnanti, formatori, operatori socio-culturali e sanitari contribuiscono a tessere relazioni di cura, di apprendimento e di formazione con le persone in contesti di vulnerabilità. Il volume è caratterizzato da contributi eterogenei sulla questione della relazione educativa che, insieme, partecipano alla costruzione di uno sguardo poliedrico, multiforme, complesso.

cod. 940.1.20

Lisa Brambilla, Andrea Galimberti

Educazione e terrorismo

Il volume prende spunto da un percorso di riflessione intorno a un tema trascurato nell’attuale dibattito pedagogico: educazione e terrorismo. Chi e che cosa educa oggi al terrorismo? Quali contesti favoriscono forme di adesione o consenso alle sue manifestazioni? Quali ricadute produce sui territori della contemporaneità? E, soprattutto, quali compiti si prospettano per la riflessione pedagogica e la pratica educativa dedicate all’analisi e al contrasto di un fenomeno intrinsecamente e problematicamente educativo?

cod. 940.1.18

Francesca Antonacci, Massimo Della Misericordia

Il cielo e i violenti.

Simboli del sacro e dell'iniziazione

Il volume studia, con un approccio pluridisciplinare, filologico ed ermeneutico, i linguaggi simbolici, educativi e performativi delle relazioni tra sacro e violenza. Esplora inoltre le figure sociali e pedagogiche (maestro, profeta, guru, sacerdote, guerriero, samurai) e le istituzioni formative dove sacro e violenza sono al centro del progetto di trasformazione dell’uomo, mostrando le tensioni e le interazioni negli ambiti religiosi e marziali.

cod. 449.5

Francesca Antonacci, Elisa Rossoni

Intrecci d'infanzia

Se l’infanzia è la stagione più prossima all’essere, ogni figura educativa dovrebbe ripensare in profondità i propri obiettivi, per orientare pensiero e azione e garantire all’infanzia un intreccio di ambivalenti possibilità, per custodirne ma anche condividerne, ogni giorno, il mistero.

cod. 449.4

Emanuela Mancino

Legami segreti. Educarsi alla polis tra silenzi e luoghi di pensiero

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 21 / 2014

Il pensiero della polis implica la considerazione dei modi in cui si esplica, svolge e manifesta il suo essere luogo dell’intersoggettività. All’interno di una cornice ontologica che si inscrive nella pluralità, guardare la polis è gesto che coglie la preminenza di dimensioni connesse alla differenza, alla relazione ed alla prospettiva etica del con-essere. Tali spazi configurano regioni del "tra" che è sempre più necessario cogliere, soprattutto alla luce di quelle aree che si connotano come dicotomiche e che si impongono come fratture all’interno di narrazioni che, se abitate e dotate di senso, garantiscono l’unità dialettica della polis stessa. La realtà comune del mondo è pratica di una concezione comunicativa del potere portata nella sfera dell’azione, della costruzione di un sapere intersoggettivo, all’interno di un paradigma anche narrativo, che transiti attraverso forme di attenzione ed ascolto alle variazioni di voce dei soggetti della polis, per poterne cogliere la sostanza sonora o il potenziale di distanza e richiamo

Francesca Antonacci, Monica Guerra

Dietro le quinte.

Pratiche e teorie nell'incontro tra educazione e teatro

Quando il teatro entra nello spazio educativo può esprimersi come strumento formativo o didattico, come modalità espressiva specifica, come oggetto di studio e di approfondimento culturale, come metafora dell’apprendimento o dispositivo esperienziale. Questi Atti del convegno Dietro le quinte presentano le pratiche e le teorie sviluppatesi nella storia del Dipartimento di Scienze umane per la formazione dell’Università di Milano-Bicocca in seguito all’incontro tra teatro ed educazione.

cod. 2000.1396

Sergio Di Giorgi, Dario Forti

Formare con il cinema.

Questioni di teoria e di metodo

Saper “formare con il cinema” è oggi parte rilevante del bagaglio professionale dei formatori e motivo di confronto e aggiornamento continuo. Il volume sviluppa sia gli aspetti teorici che quelli metodologici relativi alle modalità di utilizzo dell’archivio del cinema, piuttosto che le possibilità di sfruttare le soluzioni cross-mediali offerte dalle nuove tecnologie della rete.

cod. 25.1.20