Troppo spesso da per liquidità o lasciata vivere solo nelle aule accademiche, la figura intellettuale di Croce costituisce nella cultura italiana una realtà "rimossa" più che analizzata e compresa.

L'abitazione di questo volume non è certo quella di "chiudere i conti" con Croce, ma di impostare, da un punto di vista che vuol essere gramsciano, una più attenta ricognizione della sua opera, E' il tentativo di leggere e valutare la Filosofia dello Spirito come un progetto di egemonia etico - politica.

Sotto questo profilo, emerge un Croce molte meno "erasmiano" di quanto di solito si ritiene; un filosofo tormentato dalle aporie e dalle tensioni del mondo moderno; "ossessionato" dal marxismo, espressione di una realtà ("il vitale") che occorre continuamente soggiogare e ridurre alla sfera dell'"economico".

L'obiettivo di questo saggio è perciò quello di mostrare come Croce affronti il problema della "governabilità del vitale" attraverso una teoria della riorganizzazione e ricentralizzazione delle funzioni etico - politiche. E' per tale via che, secondi l'autore, Croce incontra il tema della crisi della tradizione culturale europea e ne imposta una difesa che evidenzia l'universalità - eternità dei valori espressi dalla civiltà occidentale nel loro continuo riprodursi, pur in forme nuove e diverse.

Da qui, infine, una teoria della storia che vede nel "Presente" non solo la fondamentale categoria ermeneutica del processo storico, ma anche il punto conclusivo del cammino dell'Occidente.

Marcello Montanari si è laureato in filosofia ed è attualmente docente di Storia delle dottrine politiche presso l'Università di Bari. Ha collaborato a diverse riviste ("Lavoro critico", "Critica marxista", "Studi di filosofia, politica e diritto", "il Centauro"), pubblicandovi studi sulla tradizione teorica marxista e sulla cultura italiana del '900. Ha pubblicato i volumi: Teoria e movimento nel Partito comunista francese (Bari 1974) e Crisi della regione liberale (Mandruia 1983)