Alle origini dello Stato contemporaneo.

Andrea Ragusa

Alle origini dello Stato contemporaneo.

Politiche di gestione dei beni culturali e ambientali tra Ottocento e Novecento

Il volume propone una prima interpretazione del problema “beni culturali” in chiave storica, attribuendo ai beni culturali un valore importante nella definizione di un nuovo modello di Stato, proteso alla costruzione di un tessuto di protezione sociale nel quale anche la “cura del bello” contribuisse a rispondere alle esigenze nuove della società contemporanea.

Edizione a stampa

34,00

Pagine: 272

ISBN: 9788856838558

Edizione: 1a edizione 2011

Codice editore: 1573.395

Disponibilità: Limitata

Pagine: 272

ISBN: 9788856865387

Edizione:1a edizione 2011

Codice editore: 1573.395

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Alla luce dell'importanza avuta sin dalle origini, il problema della codificazione di uno statuto dei beni culturali ha rappresentato un elemento centrale non solo nell'emergere di un intervento pubblico in settori dapprima trascurati, ma anche - e forse soprattutto - come specchio dell'affermarsi di alcuni dei vettori fondamentali della modernità: tanto nell'affermazione di una concezione nuova del tempo storico, quanto nello spostamento del concetto di sacralità dal sovrano allo Stato, quanto infine nel rappresentare la forza di ceti nuovi che si andarono affermando in funzione e come conseguenza della rivoluzionaria penetrazione del mercato e del capitalismo moderno.
Con una accurata ricerca di taglio comparativo che accosta alla fase della realizzazione legislativa - ricostruita attraverso la lettura del dibattito parlamentare - quella del confronto politico e culturale che impegnò ampi segmenti della cultura italiana ed europea tra Ottocento e Novecento, il volume propone una prima interpretazione del problema "beni culturali" in chiave storica, contestualizzandolo e facendone un punto di vista privilegiato per l'analisi e la comprensione dei meccanismi di modernizzazione che, attraverso la rottura della società cetuale di epoca medievale, portarono l'Italia e l'Europa nella modernità, per divenire infine uno degli elementi di costruzione di un nuovo modello di Stato, proteso alla costruzione di un tessuto di protezione sociale nel quale anche la "cura del bello" contribuisse a rispondere alle esigenze nuove della società contemporanea.

Andrea Ragusa è professore associato di Storia Contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Siena. Si occupa di storia delle culture politiche e di storia della comunicazione. Ha da ultimo avvicinato i suoi interessi di ricerca alle questioni delle politiche pubbliche in tema di beni culturali ed ambientali.



Introduzione
Prologo
La conversazione del bello: una porta verso la modernità
(Uno specchio della modernità: ipotesi scientifiche; La politicizzazione dell'arte; Il mecenatismo moderno ed il nuovo ruolo dell'artista; Arte e Stato: la Spagna del "siglo de oro"; La conservazione del sapere: le biblioteche pubbliche; Le radici della civiltà nazionale: le origini dell'archeologia moderna; La concettualizzazione del patrimonio e della conservazione: il passaggio rivoluzionario)
L'emergenza di una coscienza protezionista tra Otto e Novecento
(Il passaggio otto-novecentesco: l'emergere di una conoscenza protezionista come risposta ad una crisi di modernizzazione; Verso la tutela: progetti di legge e dibattiti parlamentari in Italia nel periodo post-unitario; Verso la tutela: il concetto di pubblica utilità e la tutela dell'interesse privato; Verso la tutela: il concetto di pubblica e la tutela dell'interesse privato; Verso la tutela: la questione dei patrimoni fedecommissari e gli esempi del Palazzo Boncompagni-Ludovisi e della Galleria Borghese)
Lo "stato dell'arte". realtà e percezione del patrimonio artistico nei primi anni del Novecento
(Leggere l'arte, progettare la tutela: il"laboratorio" delle riviste; Il reticolo intellettuale dietro la tutela: pionieri e protagonisti di una conoscenza nuova; Il reticolo intellettuale dietro la tutela: "per la storia dell'arte in Italia"; Adolfo Venturi alla cattedra romana: la nascita della storia dell'arte in Italia; La politica: un ruolo propulso alla modernizzazione)
La riorganizzazione del comparto amministrativo delle Belle Arti
(L'amministrazione della tutela: la rete delle Soprintendenze; L'amministrazione delle Belle Arti: il regolamento del 1904; L'amministrazione delle Belle Arti: la legge n o 386 del 27 giugno 1907)
Il riformismo giolittiano e la legge Rosadi-Rava
(Il primo tentativo: la legge Gallo-Nasi del 1902; Il salvataggio della legge del 1903; La legge Rosadi-Rava)
Cultura della tutela e cultura dello Stato
(Il Convegno degli Ispettori Onorari del 1912; Gli avvii del riflessione giuridico-sociologica in materia di tutela: il Digesto Italiano; La cultura amministrativistica ed un nuovo concetto di proprietà privata)
Il paesaggio: un nuovo terreno di azione
(L'emergere di una conoscenza protezionista nei riguardi del paesaggio e delle bellezze naturali:L'associazionismo scientifico; L'emergere di una conoscenza protezionista nei riguardi del paesaggio e delle bellezze naturali: il turismo di massa; Sociabilità intellettuale; Il primo tentativo di tutela: la legge n o 688 del giugno 1912; Il quadro politico e sociale: governo del territorio, speculazione edilizia, questione urbana; Un punto d'arrivo: la legge n o 778 dell'11 giugno 1922 "Per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico")
Una politica culturale fascista?
(Le leggi del 1939 sulla tutela del patrimonio culturale come problema storico; L'incidenza del quadro internazionale: guerre, conferenze, convenzioni; Giuseppe Bottai: una politica culturale per il fascino?; L'azione di Giuseppe Bottai: il ruolo degli intellettuali; L'azione di Giuseppe Bottai: il Convegno dei Soprintendenti del 1938; Le leggi dei 1939: la legge n o 1089 del 1 o giugno 1939; Le leggi del 1939: la legge n o 1497 del 29 giugno 1939)
Svolta repubblicana? Il dibattito in tema dei beni culturali nei lavori dell'Assemblea Costituente
(L'articolo 9 della Costituzione e la costituzionalizzazione del tutela dei beni culturali; "Costituzione culturale" e "Stato di cultura": presupposti teorici ed influenza dei modelli stranieri sulla redazione e l'interpretazione dell'articolo 9: la "politica della cultura"; "Costituzione culturale" e "Stato di cultura": presupposti teorici ed influenza dei modelli stranieri sulla redazione e l'interpretazione dell'articolo 9: il rapporto con la Costituzione di Weimar del 1919; I lavori della 1 a Sottocommissione nella Commissione dei 75: il ruolo di Concetto Marchesi e di Aldo Moro; Un punto d'arrivo?)
Indice dei nomi.

Collana: Storia/studi e ricerche

Argomenti: Storia politica e diplomatica - Storia della cultura e del costume

Livello: Studi, ricerche - Textbook, strumenti didattici

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