Nel contesto della vasta produzione contemporanea nel settore etico, questo volume si contraddistingue per il taglio logico-epistemologico che l'autore ha impresso all'opera. Esso è già evidente nel primo capitolo, in cui vengono presentati i concetti essenziali della logica deontica e della preferenza e discussi dal punto di vista logico due principi che giocano un ruolo importante nel dibattito etico: la legge di Hume e il postulato di generalizzabilità. I capitoli centrali del volume sono dedicati alla presentazione e alla discussione dei principali tipi di teorie etiche. Dopo aver fornito nel secondo capitolo una visione d'assieme, l'autore espone e sottopone ad analisi critica le teorie non cognitivistiche e quelle soggettivistiche. Particolarmente significativa è la trattazione, svolta anche con tecniche logico-matematiche, del soggettivismo, in cui l'autore rileva inadeguatezze sia

di ordine formale che contenutistico.

I risultati critici a cui perviene nella prima parte costituiscono il punto di avvio del tentativo di fondazione dell'etica proposto dall'autore nei capitoli conclusivi. Egli vi difende un'etica oggettivistica, che fa perno da una parte sulla nozione di esperienza dei valori (intesa come esperienza intenzionale di stati di cose assiologici oggettivi) e dall'altra su quella di dovere, in una prospettiva di integrazione tra punto di vista teleologico e deontologico. La nozione di dovere, in particolare, è espressamente legata a quella di persona, che in quanto soggetto di diritti e doveri ha una dignità che va incondizionatamente rispettata.

Franz von Kutschera, nato nel 1932, è ordinario di filosofia all'Università di Regensburg (Rft). Oltre che all'etica, i suoi interessi si rivolgono soprattutto alla logica e alla teoria della conoscenza. E' autore tra l'altro dei volumi: Sprachphilosophie (19752), Einfúhrung in die intensionale Semantik (1976), Grundfragen der Erkenntnistheorie (1981), Gottlob Frege-Eine Einfúhrung in sein Werk (1989), Vernunft und Glaube (1990).