Il problema della gruppalità, cioè delle caratteristiche atte a rendere un gruppo più gruppo di altri, è qui studiato nei termini della motivazione epistemica, che spinge le persone a concludere ovvero a protrarre le sequenze cognitive (bisogno di chiusura cognitiva). Si parla di group-centrism, una sindrome comportamentale che include, fra le sue diverse manifestazioni: la pressione verso l’uniformità, la preferenza per una leadership autocratica, il favoritismo per l’endo-gruppo, l’ostilità nei confronti dei membri devianti, la resistenza al cambiamento, la perpetuazione delle norme di gruppo. Il volume offre l’evidenza di numerosi contributi empirici sull’argomento. Antonio Pierro, Ordinario di Psicologia Sociale presso la Facoltà di Psicologia 2, Università di Roma “La Sapienza”. Eraldo De Grada, professore emerito, Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione, Università di Roma “La Sapienza”. Arie W. Kruglanski, distinguished professor, Department of Psychology, University of Maryland, College Park, USA. Lucia Mannetti, Ordinario di Psicologia Sociale presso la Facoltà di Psicologia 2, Università di Roma “La Sapienza”.