La fabbrica per spogliatoi e mensa di Marcello D’Olivo

Alessandra Biasi

La fabbrica per spogliatoi e mensa di Marcello D’Olivo

Fra oblio e salvaguardia

Attraverso materiali d’archivio per lo più inediti, il testo ripercorre la vicenda di un’opera pressoché dimenticata di Marcello D’Olivo, che nel corso dei suoi oltre sessant’anni di vita ha intercettato oblio e rovina, e più recentemente imboccato un complesso quanto controverso percorso di patrimonializzazione che ci interroga oggi sui principi da porre alla base delle scelte operative e sulle conoscenze su cui fondare il riconoscimento delle qualità da salvaguardare.

Edizione a stampa

28,00

Pagine: 176

ISBN: 9788835137054

Edizione: 1a edizione 2022

Codice editore: 1098.2.69

Disponibilità: Discreta

Pagine: 176

ISBN: 9788835142690

Edizione:1a edizione 2022

Codice editore: 1098.2.69

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Richiamandoci alla figurazione dell'architetto data nell'"Eupalinos" da Valery (e alla somma - vasta ma specifica - di conoscenze tecniche e umane necessaria al costruire), auspichiamo un'architettura come attività intesa a conservare l'equilibrio e l'armonia, a restituirli dove compromessi, a nuovamente inventarli là dove perduti, ricordando come, per questo, essa debba abbandonare molti idoli comodi ma tossici, per darsi invece ad osservare la natura, ad intuirne certe necessità imperative, a contemporaneamente intervenire sul mondo della produzione con una visione di insieme di cui altre arti sembrano costituzionalmente difettare. Marcello D'Olivo, Discorso per un'altra architettura, vol. 1

Il testo ripercorre la vicenda di un'opera pressoché dimenticata di Marcello D'Olivo che nel corso dei suoi oltre sessant'anni di vita ha intercettato oblio e rovina, e più recentemente imboccato un complesso quanto controverso percorso di patrimonializzazione che ci interroga oggi sui principi da porre alla base delle scelte operative e sulle conoscenze su cui fondare il riconoscimento delle qualità da salvaguardare.
Attraverso materiali d'archivio per lo più inediti - disegni, documenti di cantiere, relazioni inerenti all'iter del riconoscimento del valore culturale dell'opera - il lettore è proiettato all'interno della sua travagliata vicenda, che dal magniloquente esordio entro la scena urbana approda in breve a un rovinoso declino, giocato sul crinale di un'autorità annunciata e in realtà mai compiuta, presto intrecciato al progressivo "spaesamento" dell'opera entro una città, Trieste, destinata nel secondo dopoguerra a traiettorie di sviluppo distanti dall'orizzonte ideativo dell'architetto. Sulle tracce di tale percorso il lettore ha modo di constatare un cambio di passo a fine secolo; critica e sapere storiografico profilano infatti una riappropriazione in chiave progettuale dell'opera dell'architetto, sulla cui scia muove l'iter della tutela.
Autorità e autorialità dell'opera - agganciate alla progettualità di matrice wrightiana assegnata all'architetto - sostanziano il riconoscimento del suo valore culturale, lasciandone in ombra la materialità e con essa le qualità che la fabbrica condivide con il mondo produttivo del proprio tempo. Un tempo che troppo prossimo all'attualità non sembra assicurare quel distacco storico utile a sollevare un'autentica attenzione conservativa, stante anche alla predeterminazione della destinazione d'uso - vera strettoia dell'iter della tutela - che spinge in direzione di una trasformazione radicale di quanto della fabbrica oggi sopravvive. Si profila così un intreccio che svela al lettore contraddizioni e conflittualità alla base di ipotesi operative, avanzate e mai compiute, i cui presupposti oscillano sensibilmente ponendo questi e interrogativi di natura teorica e metodologica sul restauro di un'opera moderna in abbandono, il cui valore di memoria e cultura richiede oggi un rinnovato riconoscimento.

Alessandra Biasi Docente di restauro architettonico presso il Politecnico di Ingegneria e Architettura dell'Università degli Studi di Udine, è autrice di diversi lavori sui temi della tutela e conservazione del patrimonio architettonico del XIX secolo e sulle tecniche di restauro. Tra le pubblicazioni di argomento friulano-giuliano e italo-sloveno si ricordano: Tecniche di restauro per l'architettura transfrontaliera italo slovena (2015) nell'ambito del programma europeo per la cooperazione transfrontaliera italo-slovena; Piccola guida per la manutenzione dell'architettura austroungarica a Gorizia (2018); la curatela di Contributi alla conoscenza e tutela della cinta muraria di Palmanova (2019), in collaborazione con Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.

Caterina Driutti e Andrea Maserati Architetti, impegnati nell'ambito del restauro dell'architettura storica, hanno preso parte all'indagine sull'opera di Marcello D'Olivo, contribuendo alla ricostruzione della vicenda di cantiere alla luce di un'accurata indagine archivistica.

Abbreviazioni
Corrado Azzollini, Prefazione
Introduzione
Alessandra Biasi, Autorialità, salvaguardia e procedere della rovina
(Il primato dell'ideazione progettuale e le alterne vicende di autorità e autenticità; "Io sono un costruttore")
Alessandra Biasi, Il riconoscimento dell'architettura come patrimonio culturale, un percorso travagliato
(Il nodo irrisolto del riuso e le sfide del presente; Il cammino della salvaguardia e le oscillazioni dei valori; Quei prodotti industriali non meritevoli, non autentici, non originali)
Alessandra Biasi, Il progetto disegnato e l'architettura costruita
(L'"elogio" dell'esagono e il sondaggio del materiale. Ricerca e sperimentazione progettuale; Il prospetto realizzato; un documento di storia e memoria)
Caterina Driutti, Andrea Maserati, La vicenda di cantiere: fonti e documenti
(Premessa all'insediamento di "un'opera di grande impegno strutturale"; Dalla Licenza di costruzione al Certificato di collaudo (marzo 1957-novembre 1958))
Massimo Crivellari, Trieste 2022. Immagini dell'ex Edificio per Spogliatoi e Mensa
Allegati
Elenco delle illustrazioni
Bibliografia.

Contributi: Corrado Azzolini, Massimo Crivellari, Caterina Driutti, Andrea Maserati

Collana: Nuova Serie di Architettura

Argomenti: Teorie e storia dell'architettura - Restauro e conservazione dell'architettura

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche