
Educare o istruire?
Un’analisi spregiudicata e penetrante, che affronta a tutto campo i discorsi sulla scuola riconsegnandoli a una nuova prospettiva pedagogica.
cod. 565.24
Questa Collana di “clinica della formazione” è stata ideata e fondata da Riccardo Massa, un intellettuale e un filosofo dell’educazione che ha introdotto nel campo della ricerca educativa un modo nuovo e diverso di guardare alle pratiche dell’educazione e di concepire il lavoro pedagogico. Aveva proposto la ‘clinica della formazione’ come un approccio e una metodologia di ricerca educativa volti ad avvicinarsi alla concretezza di quella che lui amava chiamare ‘materialità educativa’. La clinica della formazione, la sua ‘pedagogia’, la sua ispirazione intellettuale, il suo ‘dispositivo’ sono nati grazie a Riccardo Massa.
Si deve a lui, alla sua cultura, alla sua volontà e al suo affetto se essa si è formata e se intorno ad essa ha potuto aggregarsi via via un gruppo, il ‘gruppo di clinica della formazione’. Riccardo Massa è scomparso il primo gennaio duemila, improvvisamente e imprevedibilmente.
Il Gruppo di clinica della formazione si propone di proseguire il cammino intrapreso da Riccardo, facendo riferimento alle linee guida, agli orientamenti culturali, alla metodologia di ricerca che con lui ha imparato, costruito, sperimentato.
I primi volumi della collana escono quando il suo ideatore e fondatore non c’è più. E tuttavia è più presente che mai.
Con amore il suo “Gruppo di clinica della formazione” lo ricorda.
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Educare o istruire?
Un’analisi spregiudicata e penetrante, che affronta a tutto campo i discorsi sulla scuola riconsegnandoli a una nuova prospettiva pedagogica.
cod. 565.24
Un quadro pedagogico sulle pratiche abitative contemporanee delle persone con disabilità
Oggi alcune persone con disabilità/fragilità accedono al diritto di scegliere dove e con chi abitare (Art. 19 della Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità). Perché questo e altri diritti siano effettivamente accessibili a tutti, è cruciale ricostruire da dove prende origine la significazione sociale attuale della disabilità come pure del sistema articolato di dispositivi disciplinari e di controllo che fonda l’abilismo, come ci ha insegnato Riccardo Massa, di cui, nel ventennale della scomparsa, si ripubblica un saggio dedicato alla residenzialità e alla corporeità tra psichiatria e pedagogia.
cod. 565.2.9
Da oggetto delle cure a soggetto della relazione terapeutica
cod. 565.8
Alle radici delle professionalità in pedagogia
Insegnare, educare e formare sono mestieri differenti per contesti, valore simbolico e utenza, ma necessitano tutti di una scena collegiale dove riflettere sulle azioni compiute per valutarle e riconsiderarle da diverse angolature. È questa un’occasione etica, che restituisce professionalità alla dimensione operativa di insegnanti, educatori e formatori, ma che apre anche alla costruzione di un discorso condiviso di ordine pedagogico.
cod. 565.23
L'impatto delle attività della compagnia Puntozero all'interno dell'Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria di Milano
Questa ricerca è volta a realizzare una valutazione di impatto sul Laboratorio teatrale dell’Associazione Puntozero all’interno dell’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria di Milano. Il volume invita a considerare il teatro come un’esperienza estetica, affettiva, corporale, che produce effetti non scindibili dal peculiare contesto esperienziale che li genera.
cod. 10565.1.2
Una figura strategica per cambiare la scuola
Il volume prende le mosse dalle esperienze vive e dalle pratiche professionali di educatori e pedagogisti, per mostrare, in un confronto serrato con la concretezza dei contesti educativi e scolastici, la funzione strategica di una figura che sempre più oggi illumina le potenzialità dell’esperienza educativa, tese all’autonomia e all’inclusione degli studenti, alla valorizzazione dell’insegnamento e allo sviluppo di tutta la comunità educante che anima la vita nella scuola e fuori di essa.
cod. 565.2.5
Gli effetti formativi degli oggetti nell’autogestione del diabete di tipo1 nel paziente adulto
Il testo esplora dal punto di vista pedagogico il ruolo della materialità nelle pratiche di autogestione del diabete di tipo 1, una malattia cronica in cui il corpo di centinaia di migliaia di persone interagisce con tecnologie, procedure e oggetti necessari per vivere. Un libro per quanti sono interessati agli impatti della materialità in ambito socio-sanitario, i professionisti che a vario titolo attraversano luoghi e pratiche di cura e tutti quei pazienti diabetici che desiderano scoprire una nuova chiave di lettura per risignificare l’esperienza che vivono.
cod. 565.2.11
Un percorso nella pedagogia di Riccardo Massa
Questo libro indica alcuni sentieri che Riccardo Massa ha tracciato nella sua opera, proponendo una lettura commentata di alcuni suoi scritti che consenta la comprensione dei temi, degli oggetti e dei modi del suo discorso pedagogico. A vent’anni dalla sua scomparsa, questo testo consente al lettore di attraversare alcuni snodi essenziali di un’opera che non ha mai smesso di interrogare l’educazione, l’istruzione e la formazione come problemi di tutti, promuovendo una sorta di iniziazione alla spregiudicatezza pedagogica di una figura ancora attuale.
cod. 565.22
L’infanzia tra intimità e violenza
Il volume prova a guardare attraverso la complessità del legame fra violenza ed educazione, per comprendere dove la violenza si lega all’educazione, come accade nel caso delle punizioni corporali. Rivolto ai professionisti dell’educazione, in servizio e in formazione, così come a tutti gli attori diversamente coinvolti nella tutela dei minorenni e negli interventi di prevenzione alla violenza sull’infanzia, il libro vuole offrire loro una riflessione sulla dimensione di intimità nell’educazione come occasione per ripensare una prevenzione che sia centrata sull’educare quotidiano.
cod. 565.2.10
Dalla ricerca in Clinica della Formazione alle pratiche educative
Il libro rappresenta il versante più pratico e applicativo del volume Dentro il lavoro educativo (2018), di Cristina Palmieri. Si rivolge pertanto agli educatori professionali e alla riflessione comune di chiunque sia professionalmente implicato in ruoli educativi; inoltre, con un po’ di attenzione dovuta al linguaggio specifico, può essere agilmente consultato anche da chi opera nel volontariato educativo.
cod. 565.2.6