Titolo Rivista GRUPPI
Autori/Curatori Giorgio Cavicchioli
Anno di pubblicazione 2023 Fascicolo 2021/2 Lingua Italiano
Numero pagine 12 P. 201-212 Dimensione file 0 KB
DOI 10.3280/gruoa2-2021oa15817
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L’autore, a partire dal testo di Giuseppe Civitarese “Esperienze nei gruppi come chiave per comprendere l’’ultimo’ Bion”, propone una lettura dei temi trattati e un approfondimento di alcuni aspetti inerenti il rapporto tra gruppo e individuo, le ricadute sulla tecnica delle concezioni postbioniane, l’intersoggettività duale e gruppale nel lavoro analitico, l’utilizzo del modello del campo analitico nelle situazioni gruppali. Il fondamento gruppale della soggettività viene considerato sia come base filosofica ed epistemologica del lavoro terapeutico, sia come presupposto necessario per un certo assetto tecnico del terapeuta che voglia orientare il proprio approccio in un senso intersoggettivo. Il tema del gruppo-a-due costituito dalla coppia terapeutica apre interrogativi e possibili prospettive che sfidano certe visioni del contesto analitico e della relazione terapeutica. Si evidenzia, inoltre, che il pensiero del Bion di Esperienze nei gruppi, come riletto da Civitarese, fornisce interessanti possibilità esplicative e interpretative potendolo applicare anche alla situazione terapeutica duale.;
Keywords:; Gruppo; Intersoggettività; Bion; Campo gruppale
Giorgio Cavicchioli, L’inizio e (è) la fine del cerchio. Note su "Esperienze nei gruppi come chiave per comprendere l’"ultimo" Bion" di Giuseppe Civitarese in "GRUPPI" 2/2021, pp 201-212, DOI: 10.3280/gruoa2-2021oa15817