Un testo che ragiona sull'Italia a metà del decennio 1980-1990, ha necessariamente molte ambizioni, molte novità e molti risvolti. E' ambizioso fare un bilancio dell'Italia degli ultimi cinque anni, perché questa non è una scadenza consueta né per chi lavora sul breve, né per chi lavora sul lungo periodo; si tratta infatti di un arco di tempo a metà tra storia e cronaca. Presenta delle novità perché si cimenta su analisi di medio periodo, tentando di dare conto di un "vecchio recente" ed iniziando ad immaginare e progettare un nuovo che è da venire e da vivere.

E' suscettibile di risvolti e ricadute perché può incuriosire il modo concreto di trattare temi e di utilizzare dati e indicatori. Il Censis non ha adottato questa volta lo schema di riferimento del Rapporto annuale e si è lasciato andare ad una impresa che dia conto della sua accumulazione culturale e della sua capacità di fare scenario e previsione, intrecciando nella maniera più semplice possibile fenomenologia prima e poi dati e indicatori.

Ne viene fuori uno strumento contemporaneamente di lettura e di consultazione:

- si leggono i contributi della prima parte che in qualche modo raccontano gli "avvenimenti" economici, sociali e di comportamento ritenuti dal Censis tra i più importanti e osservati nella sua attività quotidiana di ricerca;

- si consulta il consistente materiale statistico della seconda parte, anche con l'aiuto di indici tematici particolarmente accurati; - si legge e si consulta tutto il volume con la possibilità di un costante va e vieni tra dati e testi secondo una logica di interesse e di curiosità propria di ciascun lettore.