Annona e consenso in Italia.

Maria Concetta Dentoni

Annona e consenso in Italia.

1914-1919

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 192

ISBN: 9788820483722

Edizione: 1a edizione 1995

Codice editore: 1501.44

Disponibilità: Discreta

Lo studio ricostruisce la storia degli organismi che, nel corso della prima guerra mondiale, vennero preposti alla gestione dell'approvvigionamento alimentare. Creati per difendere i consumatori dalle insidie e dalle speculazioni del mercato, per evitare al paese pericolosi episodi di conflittualità sociale che avrebbero potuto determinare la fine ingloriosa della guerra, gli "approvvigionamenti e consumi" sconfessavano la validità delle leggi del libero mercato, rievocando antichi orizzonti mentali e un'etica della solidarietà che non poteva non alimentare le speranze di un futuro governato dalla giustizia sociale. Insieme alle promesse della terra ai contadini, di adeguati indennizzi ai combattenti e alle loro famiglie, l'"economia morale" avrebbe garantito l'equa ripartizione dei servizi e dei beni tra tutti i cittadini, nonché la giusta punizione per gli "affamatori del popolo". A guerra finita, le speranze e i miti cadranno, insieme ad ogni ipotesi di capitalismo organizzato, determinando il divampare del dissenso e della collera popolari.

Prefazione, di Peter Hertner
Introduzione
1. Le premesse della politica annonaria di guerra: crisi e crollo del liberismo
1. La questione granaria nelle incertezze della neutralità
2. Dai Consorzi granari "volontari" alla creazione dell'Utag
3. I decreti dell'8 gennaio 1916 e il primo organismo interalleato per il commercio
4. Conseguenze dei decreti del gennaio del'16: i primi calmieri, il primo monopolio... e la prima Commissione centrale per gli approvvigionamenti
2. La politica annonaria alla prova: la gestione Canepa
1. Dalla generalizzazione dei calmieri ai decreti dell'Agosto del '16
2. Il "pane di guerra" e la propaganda per la limitazione dei consumi alimentari
3. Code, tessere, moti annonari
4. Da Canepa ad Alfieri
3. La gestione annonaria nei primi mesi del dopo Caporetto
1. Silvio Crespi: un liberista "pentito" per gli approvvigionamenti e consumi
2. La posizione di Nitti sul problema degli approvvigionamenti
3. Crespi e gli alleati
4. L'ultimo anno di guerra: Crespi "dittatore ai viveri"
1. I problemi tecnici della statizzazione
2. La questione della carne
3. Interventi per i latticini, la frutta e le altre merci
4. La "moralizzazione" della questione annonaria
5. La fine della collaborazione interalleata
1. Alleati e "super alleati"
2. L'impasse della questione finanziaria
3. La questione finanziaria si complica
4. Soluzioni fasulle
6. L'abbandono di Crespi
1. Gli approvvigionamenti e consumi tra guerra e pace
2. Un ministro con troppi incarichi
3. Ambizioni e lotte di palazzo
7. La questione annonaria nel caos del dopoguerra
1. "..febbre del vivere" e questioni di polizia
2. Un Ministero poco ambito
3. Proteste e proposte popolari
4. "Se ce lo date prima che insorgiamo..."
5. La politica annonaria di Nitti
Indice dei nomi


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