Petr Arkad’evic Stolypin

Francesco Randazzo

Petr Arkad’evic Stolypin

Un riformatore nell’Impero zarista

Il volume ricostruisce la figura di Pëtr Arkad’evic Stolypin, statista controverso, tra i collaboratori dello zar Nicola II Romanov. Alcuni storici lo hanno definito un politico spietato che soffocò l’opposizione e condannò a morte centinaia di rivoluzionari e anarchici. Altri, invece, considerano la sua azione politica e sociale come un tentativo di stabilizzare una società sull’orlo del collasso rivoluzionario. La storia ha giudicato Nicola II per le sue decisioni disastrose, ma ha riconosciuto a Stolypin competenza e determinazione nel portare la nave dell’autocrazia russa fuori dal porto della rivoluzione. La mancata riuscita non toglie valore all’azione riformatrice.

Edizione a stampa

25,00

Pagine: 192

ISBN: 9788835162285

Edizione: in preparazione 1a edizione 2024

Codice editore: 1792.287

Negli ultimi vent'anni del regime zarista, la diplomazia russa si è distinta per la qualità e l'abilità di alcuni ministri e consiglieri politici. Tale competenza, tuttavia, si è manifestata durante il regno di un sovrano privo di qualità personali. Nicola II Romanov aveva intrapreso un'incauta guerra contro il Giappone reagendo con brutale violenza alla rivolta del 1905. Sebbene le sue scelte siano state duramente condannate dalla storia, alcuni suoi collaboratori furono riconosciuti positivamente, pur trovandosi ad essere "gli uomini giusti nel momento sbagliato". Tra questi spicca Pëtr Arkad'evic Stolypin, un controverso statista. Alcuni storici lo hanno definito un politico spietato che soffocò l'opposizione e condannò a morte centinaia di rivoluzionari e anarchici consolidando l'autocrazia. Altri, invece, considerano la sua azione politica e sociale come un tentativo di stabilizzare una società sull'orlo del collasso rivoluzionario. Grazie a una solida formazione universitaria e a un pragmatismo raro tra i consiglieri dello zar, egli cercò di preservare l'autocrazia con politiche volte a scongiurare il caos, creando ex novo una classe di contadini agiati, i kulakì, attraverso una riforma agraria epocale. Il suo approccio si basava sulla convinzione che la stabilità della Russia richiedesse misure severe e risolute. La storia ha giudicato Nicola II per le sue decisioni disastrose, ma ha riconosciuto a Stolypin competenza e determinazione oltre alla capacità di portare la nave dell'autocrazia russa fuori dal porto della rivoluzione, in un periodo di grande turbolenza. La mancata riuscita non toglie valore all'azione riformatrice.

Francesco Randazzo è professore di Storia delle Relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Perugia. Autore di qualificati studi sulla storia russa e sulle relazioni diplomatiche russo-sovietiche è direttore del Cirseu - Centro Internazionale di Ricerche e Studi Eurasiatici e presidente de "Le Lance" Associazione di Studi Storici e militari.

Glossario
Introduzione
Ritratto di uno statista
Stolypin e la Duma di Stato
La classe contadina e le periferie dell'Impero prima delle riforme del '900
Stolypin nel vortice rivoluzionario russo: la fine del sogno agrario
Un riformatore alla corte dell'ultimo zar
Aspetti della questione agraria in relazione alle riforme stolypiniane
Appendice
Tabella: Le varie "Dume di Stato" nell'Impero zarista
Bibliografia
Indice dei nomi

Collana: Temi di storia

Argomenti: Storia politica e diplomatica - Storia sociale e demografica

Livello: Studi, ricerche - Textbook, strumenti didattici

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