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Architetture di Corsica

Marco Spesso

Architetture di Corsica

Dal XV al XVIII secolo

Il volume sottolinea l’intreccio delle molteplici influenze culturali presenti in Corsica, che condussero alle soglie di un’identità regionale negli anni stessi della guerra di liberazione anti-genovese, e poi anti-francese (1729-1769). Il patrimonio architettonico dell’isola – quantitativamente assai ingente – attende ancora una sua esaustiva conoscenza, a partire dagli essenziali dati filologici; tuttavia soprattutto abbisogna di un orientamento storiografico sganciato da strumentalizzazioni extra-scientifiche, da qualunque fonte esse dipartano.

Edizione a stampa

36,00

Pagine: 288

ISBN: 9788891711281

Edizione: 1a edizione 2015

Codice editore: 1579.3.4

Disponibilità: Discreta

I vari aspetti della cultura dell'isola di Corsica, dal secolo XI al XIX, costituiscono un campo di studi di elevata complessità, a ragione di stringenti implicazioni sociali, istituzionali e politiche, che ancora oggi risultano essere fortemente condizionanti.
Solo nel corso degli ultimi anni gli studi scientifici italiani hanno ripreso a interessarsi a questi temi, superando le remore imposte dalla sventurata occupazione italo-tedesca dell'isola - nel 1942-'43 - e dalle responsabilità irredentiste della vasta attività di ricerca scientifica promossa dal regime fascista. Pur non prive di molti esiti di alto valore filologico ed ermeneutico, dette analisi si originarono da premesse non corrette in termini storiografici, oltre che da fini prettamente strumentali o da frustrazione rispetto a certo spirito sciovinista francese. Nella fattispecie fu sottaciuto e schivato quell'insistito carattere di distinzione e di alterità e quindi di ostinata auto-conservazione, che permeò l'intera società còrsa. Questo aspetto aveva prodotto - in paradossale sinergia con il dispotismo genovese - un'accentuata diversità rispetto alle condizioni del continente, la quale è stata, ingiustamente, considerata in termini di marginalità, di arretratezza e di povertà.
Il titolo del volume intende sottolineare l'intreccio delle molteplici influenze culturali presenti nell'isola, che condussero alle soglie di un'identità regionale negli anni stessi della guerra di liberazione anti-genovese, e poi anti-francese (1729-1769). Il patrimonio architettonico dell'isola - quantitativamente assai ingente - attende ancora una sua esaustiva conoscenza, a partire dagli essenziali dati filologici; tuttavia ha bisogno soprattutto di un orientamento storiografico sganciato da strumentalizzazioni extra-scientifiche, di qualunque natura esse siano. L'obiettivo del testo, pertanto, è quello di presentare un quadro ermeneutico differente da quelli che lo hanno preceduto, fornendo visibilità all'ampio iato di secoli che, per consuetudine, sono considerati privi di espressioni architettoniche: quasi costituendo un vuoto (inaccettabile in termini storici) tra le declinazioni del Romanico di Pisa e la vivace fioritura delle architetture ecclesiastiche nel Settecento.

Marco Spesso, architetto, insegna nella Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze dell'Architettura dell'Università degli Studi di Genova. Ha pubblicato numerosi saggi inerenti la cultura architettonica italiana dal XV al XX secolo, seguendo il percorso della dialettica umanistica tra ratiocinatio e fabrica. Tra i suoi saggi più recenti: Rotte atlantiche dell'architettura italiana. Il Nordeste al tempo dell'egemonia dello zucchero brasiliano (Pisa 2010) e A proposito di Genova (Genova 2012).

Introduzione
Aspetti preliminari: la Corsica e il "tempo geografico"
(Lo stato genovese: nessi tra territori e culture architettoniche; L'isola: regno/regione di frontiera dello spazio culturale italiano)
Organizzazione e gestione del territorio còrso, continuità e innovazioni
(Terminologie geografiche di riferimento; L'assetto amministrativo; Gli aspetti del governo economico; Centri abitati e campagne; L'orientamento culturale)
Le attività edilizie ed artistiche ai tempi del Banco di San Giorgio
(Aspetti generali del patrimonio edilizio della Corsica in età moderna; Le presenze della cultura architettonica umanistica; In nota alle committenze d'arte)
Il rinnovamento post-1569
(L'avvio della modernizzazione: consiliarii ædificiorum gesuiti ed ingegneri militari dell'amministrazione genovese; La pratica costruttiva)
Il XVIII secolo
(Uno sviluppo edilizio vertiginoso; Un caso esemplare: San Giovanni Battista a La Porta nella Pieve di Ampugnani ed il contributo delle maestranze lombarde; Gli arredi liturgici; Le facciate degli edifici ecclesiastici; L'edilizia privata)
Conclusioni
Note
Bibliografia

Contributi:

Collana: Storia dell'architettura e della città

Argomenti: Teorie e storia dell'architettura - Teorie e storia della città e del territorio

Livello: Studi, ricerche - Textbook, strumenti didattici

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