La presente monografia tocca un tema, quello del ruolo del commercio nello sviluppo economico, che ha trovato da sempre poco spazio nella letteratura economica. La comprensione del ruolo svolto del settore a livello macroeconomico è invece rilevante sia per il peso che questo ha, sia per la sua particolare posizione, quella di ultimo anello della catena produzione - consumo. In questa direzione l'analisi si muove seguendo due strade complementari: la prima è dedicata all'esame del rapporto tra commercio e crescita economica rispetto all'andamento delle quote di occupazione, della quota di valore aggiunto, della produttività e dei prezzi relativi, con l'obiettivo di sintetizzare le principali ipotesi interpretative di tali andamento proposte dalla letteratura. La seconda è rivolta invece all'esame degli indicatori specifici sulla struttura del settore struttura dei costi di produzione e delle vendite, margini lordi e netti - facendo uso dell'analisi intersettoriale. In entrambi i casi il lavoro utilizza dati riguardanti diversi paese a diversi stati di sviluppo economico, con un approccio comparativo. Tale approccio permette di rispondere al quesito principale da cui tutto il lavoro prende le mosse, quesito che riguarda la collocazione del commercio italiano, sia in termini dimensionali che in rapporto alle sue caratteristiche strutturali, rispetto al livello di sviluppo economico raggiunto del paese.

Luigi Prosperetti ha studiato presso l'università Bocconi di Milano e la London School of Economics, ove ha conseguito il dottorato nel 1983. Rescarch Assistant presso la London School of Economics dal 1979 al 1981, professore a contratto presso il Politecnico di Milano dal 1983 al 1985 e presso l'università di Bologna dal 1983 al 1986, si è occupato di analisi delle interdipendenze settoriali, di problemi relativi alla produttività e alla domanda di lavoro oltre che delle relazioni tra sviluppo economico e cambiamento strutturale, con particolare riferimento al settore dei servizi. Coordina inoltre attualmente le ricerche sulla produttività della Nomisma di Bologna.