Fra giansenisti e antigiansenisti.

Lo studio di Mezzadri non solo reca un contributo ad una migliore conoscenza della biografia di Vincenzo de' Paoli, il grande santo riformatore della Chiesa di Francia, ma getta altresì luce sulla storia del giansenismo, individuandone le caratteristiche salienti al di là delle deformazioni Indotte da interpretazioni di parte.

La ricerca si muove nell'ambito culturale e religioso dell'opposizione "spirituale" al giansenismo, opposizione rappresentata da Condren, Eudes, Olier e appunto Vincent Depaul. Questi, discepolo di Bérulle e Franosi da Salse, amico di Saint-Cyran, legato alla Chantal e a Pavillon, ebbe un ruolo di tutto rilievo nell'antigiansenismo: non perché fosse all'avanguardia dell'opposizione, ma perché riteneva che la spiritualità di Port-Royal tendesse a limitare tutta l'opera di faticosa evangelizzazione avviata fra le grandi masse, per privilegiare Invece piccoli gruppi di Iniziati.

Pur estendendosi in un ambito cronologico molto vasto, la ricerca mette a fuoco due momenti forti, cioè gli anni fra il 1638 e Il 1653 (con la condanna delle "cinque proposizioni") e quelli fra il 1713 e il 1724, cioè gli anni successivi alla promulgazione della bolla Unigenitus,

Luigi Mezzadri Insegna al Collegio Alberoni di Piacenza.