Geografia e filosofia

Marcello Tanca

Geografia e filosofia

Materiali di lavoro

L’esplorazione conoscitiva e materiale della Terra, il tratto che più caratterizza l’epoca moderna e senza il quale non si darebbe globalizzazione, sarebbe stata impensabile senza le molteplici connessioni, interferenze e sovrapposizioni tra geografia e filosofia. Il testo vuole ripercorrere alcune delle tappe più significative di un percorso comune così poco conosciuto e di cui si è minimizzata l’importanza: da Kant a Foucault, da Hegel a Marx e Heidegger.

Edizione a stampa

33,00

Pagine: 260

ISBN: 9788856849585

Edizione: 2a ristampa 2023, 1a edizione 2012

Codice editore: 1387.47

Disponibilità: Discreta


Nei nostri ricordi scolastici geografia e filosofia rappresentano mondi separati e lontani, che poco o nulla hanno a che fare l'uno con l'altro. La geografia ci riporta alle carte appese alle pareti delle aule e ad elenchi interminabili come quello degli affluenti di destra del Po. La filosofia al proprio tempo appreso col pensiero, al Cogito e agli imperativi categorici. Questa spartizione ha dietro di sé una lunga storia - che se non è lunghissima, è ancora viva e presente nella cultura contemporanea.
Nonostante lo spatial turn registratosi nelle scienze sociali negli ultimi anni, la storia dei prestiti e delle contaminazioni tra discorso geografico e discorso filosofico attende ancora, in larga parte, di essere scritta. La responsabilità va ripartita in parti uguali tra geografi e filosofi. I primi hanno teorizzato poco o nulla e guardato come pericolose deviazione quei tentativi di elaborare un'immagine della Terra che non fosse semplicemente il mero calco della rappresentazione cartografica (sono emblematici, da questo punto di vista, i casi di Reclus e Dardel). I secondi si sono generalmente disinteressati ad una disciplina che sembrava offrire pochi appigli alla riflessione critica a causa del suo statuto epistemologico ambiguo e incerto, a metà strada tra il fisico e l'umano, dunque di difficile collocazione in un quadro teorico dominato da dicotomie come quella tra "natura" e "spirito".
Questo lavoro parte da una precisa ipotesi interpretativa: l'esplorazione conoscitiva e materiale della Terra, l'impresa che ha cambiato per sempre la faccia del pianeta ma alla quale né i geografi né i filosofi hanno preso parte direttamente, non sarebbe stata possibile senza l'apporto di quegli straordinari codici di scrittura del mondo che sono geografia e filosofia. Si tratta allora di riportare alla luce, attraverso uno scavo archeologico, alcune delle tappe più significative di un percorso comune così poco conosciuto e di cui oggi è più che mai urgente scrivere la storia: da Kant a Foucault, passando per Hegel, Marx e Heidegger.

Marcello Tanca (mtanca@unica.it) dal 2006 è ricercatore confermato di Geografia presso il Dipartimento di Storia, beni culturali e territorio dell'Università degli Studi di Cagliari. Insegna Geografia regionale presso i corsi di Laurea magistrale della Facoltà di Studi Umanistici di Cagliari. La sua attività di ricerca è incentrata sul ruolo della geografia all'interno delle dinamiche culturali della modernità e sulla funzione del paesaggio come indicatore di un rapporto positivo e attivo tra il territorio e i suoi abitanti.



Franco Farinelli, Prefazione. Il cammino della geografia
Introduzione
Kant e la "geografia fisica"
(Kant geografo; La Physische Geographie; L'architettura del mondo; Descrivere secondo lo spazio; Utilità e danno della geografia; L'a-priori della geografia)
Hegel e la "geografia dello spirito"
(Hegel e la geografia; Hegel, Ritter e la Naturphilosophie; Storia della Terra e storia del mondo; La geografia dello spirito; Provincializzare l'Europa)
Marx e la geografia
(Marx Renaissance; Territorio, economia, ecologia; Per una teoria critica della globalizzazione; Dalla coscienza di classe alla coscienza di luogo)
Il paesaggio come categoria logica della descrizione geografica e della riflessione filosofica
(Il paesaggio si dice in molti modi; Mimesis, graphikos, pictura; Humboldt: il paesaggio come codice di scrittura del mondo; Paesaggi posthumboldtiani; Vidal ermeneuta; Idea, paesaggio, immagine; Paesaggio con o senza ombra; Paesaggi della contemporaneità)
Abitare il mondo: Heidegger, Dardel, Le Lannou
(Essere e spazio; La mondità del mondo; Il mondo come immagine: simulacri geografici; Costruire abitare pensare; Dardel: abitare la Terra; L'uomo-abitante nell'epoca della pianificazione del mondo: Le Lannou; Paradigmi dell'abitare)
Foucault: per una geografia del potere
(Così vicino, così lontano; Il sapere: la fabbricazione dei soggetti; Il potere: "dobbiamo sbarazzarci del Leviatano"; Lo spazio delle eterotopie; L'arcipelago e la rete)
Riferimenti bibliografici.

Contributi: Franco Farinelli

Collana: Scienze geografiche

Argomenti: Geografia fisica e geomorfologia - Geografia storica e culturale - Filosofia politica e sociale

Livello: Studi, ricerche

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