Guerre intelligenti

Rossella Savarese

Guerre intelligenti

Stampa, radio, tv, informatica: la comunicazione politica dalla Crimea al Golfo Persico

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 240

ISBN: 9788820472184

Edizione: 1a ristampa 2003, 2a edizione 1995

Codice editore: 1460.45

Disponibilità: Fuori catalogo

Alla guerra si arriva quando le menti sono accecate e la ragione non è in grado di risolvere il conflitto. Ma, paradossalmente, anche in questo caso intelligenza e informazione sono i principali strumenti di lotta.

Ha fatto bene, allora, Peter Arnett a restare a Bagdad e a trasmettere le notizie censurate da Saddam Hussein? Che ruolo gioca la comunicazione nella guerra moderna, come trasmissione e come trattamento delle informazioni?

Quale rapporto esiste tra sistema dell'informazione e sistema politico nell'epoca di massimo sviluppo delle tecnologie della comunicazione?

Sono queste solo alcune delle domande a cui il volume cerca di rispondere.

La prima parte esamina l'intreccio tra l'evoluzione delle tecnologie militari (dalla bomba atomica all'aereo stealth) e quella della strategia moderna in riferimento allo sviluppo delle tecnologie della comunicazione. Viene discussa l'importanza della politica spettacolo e della media diplomacy nelle situazioni in cui la guerra non è possibile e si cerca di "vincere senza combattere".

La seconda parte analizza il contributo delle tecnologie dell'informazione durante i conflitti di questo secolo e nei periodi di "pace", dalla guerra di Crimea del 1853, la prima raccontata da giornalisti professionisti, a quella del Golfo Persico del 1991, la prima trasmessa in diretta tv.

Rossella Savarese è docente di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa all'Università di Napoli Federico II. Giornalista pubblicista, collabora con numerosi quotidiani e periodici. E' tra i fondatori di Sociologia della comunicazione e del Centro napoletano di semiotica. Dal 1986 dirige l"'Osservatorio Armi e informazioni" dell'Archivio Disarmo di Roma, organizzazione riconosciuta dall'Onu. Tra i suoi volumi: Comunicazione o cultura (Venezia, 1975), La verità dei giornali (Napoli, 1983).

I. Introduzione
La comunicazione politica tra guerra e pace
1. Da Kennedy in avanti
2. Far sapere e far ignorare
3. Gli anni di Bush
Parte prima
II. La visibilità fatale
1. Tecnologie militari crescono
2. Bombe politiche
3. «Alta» e «bassa intensità»
4. L'incerta deterrenza
5. Dalla «guerra fredda» alla guerra simbolica
6. Il computer nel mirino
7. Chi ha paura di Saddam Hussein?
8. Conclusioni
Parte seconda
III. In «diretta» dal fronte
1. Penna e calamaio
2. Serrare le righe
3. Finzione o realtà?
4. Conclusioni
IV. Radio days
1. Senza fili
2. L'aedo dei potenti
3. Clandestine e truffaldine
4. No, non è la Bbc
5. Conclusioni
V. L'«adventure» entra in salotto
1. «Grande sorella» parte soldato
2. Oriente a puntate
3. Vietnam, addio!
4. Quei favolosi anni Ottanta
5. A cena con Ronnie e Gorby
6. Conclusioni
VI. Prossimamente la guerra
1. Ancora una volta Ginevra
2. Morte di un cormorano viaggiatore
3. Falsi e bugiardi
4. All'ora del tg
5. In missione di pace
6. Conclusioni
Vll. La guerra a parole
1. Le bugie hanno le mani mozze
2. Niente di nuovo sul fronte orientale
3. Strategiche e «da guerriglia»
4. Il feroce Saladino
5. Come t'impagino il Golfo
6. Il partito dell'intervento e quello della trattativa
7. Filoarabi e filoatlantici
8. Conclusioni
Vlll. Considerazioni finali
Postfazione
Riferimenti bibliografici


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