Homo insipiens.

Davide Tarizzo

Homo insipiens.

La filosofia e la sfida dell'idiozia

Edizione a stampa

20,50

Pagine: 144

ISBN: 9788846459121

Edizione: 1a edizione 2004

Codice editore: 495.161

Disponibilità: Discreta

Che cos'è l'idiozia? Chi è stupido? Solo di recente, e in casi ancora troppo rari, la filosofia ha cominciato a porsi esplicitamente questo tipo di domande che talvolta assillano anche la nostra vita quotidiana. Ma ciò non toglie che i filosofi abbiano sempre tenuto sullo sfondo delle proprie riflessioni l'eventualità dell'idiozia, un mostro che finisce per assumere un profilo ancora più enigmatico e inquietante della follia.
Qual è il confine esatto tra la ragione e l'idiozia? E soprattutto, esiste un simile confine, una simile frontiera? Attraverso una rilettura serrata e innovativa di alcuni classici della filosofia moderna - Cartesio, Kant, Hegel - non sembra poi così azzardato giungere alla conclusione che la filosofia si sia pensata, almeno a tratti, come una sorta di disciplina dell'idiozia , nello stesso esatto senso in cui la psichiatria, che pure si è interrogata a fondo su problemi affini, potrebbe essere definita una disciplina della follia. E muovendosi a zigzag tra questi ambiti disciplinari distinti ma sempre confinanti, ripercorrendo alcune tappe del dialogo a distanza tra filosofia e psicopatologia, sembra possibile accostarsi infine al mostro, alla figura dell'idiota, sollevando un paio di dubbi che ci riguardano tutti da vicino.
Da un lato, un dubbio sull'implicito e potente presupposto metafisico della filosofia odierna, che su ogni versante e in ogni continente sostiene ancora con fermezza che non esiste una realtà prelinguistica o che l'essere è il linguaggio.
Dall'altro, un dubbio su ciò che noi siamo o stiamo diventando oggi, nell'epoca dello spettacolo, un'epoca in cui popoli, etnie e comunità d'ogni genere e provenienza si stanno fondendo in un solo sterminato pubblico, dal volto inebetito. Dubbi e risultati provvisori, che non intendono offrire ricette consolatorie e preconfezionate, ma mirano piuttosto a rilanciare provocatoriamente la sfida di una rinnovata ontologia dell'attualità , con cui la filosofia di questi anni stenta a misurarsi.

Davide Tarizzo (1966) ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ermeneutica filosofica presso l'Università di Torino e lavora attualmente presso l'Università di Salerno. È autore di diversi saggi sul pensiero di Lacan, Foucault, Heidegger, Deleuze e altri. Ha pubblicato i libri Il desiderio dell'interpretazione. Lacan e la questione dell'essere (Napoli 1998), Il pensiero libero. La filosofia francese dopo lo strutturalismo (Milano 2003) e Introduzione a Lacan (Roma-Bari 2003). Ha tradotto in italiano opere di Deleuze, Derrida, Nancy, Badiou, Cavell, Arendt, Minkowski, Fedida.

Prefazione Le spie di Dio
Lo stupore di Cartesio. Cenni sull'idiozia e la sua storia
Nexus finalis. Contingenza e comicità di Kant
Lo spirito di Hegel (I). Lineamenti di un'ontologia della ragione
Lo spirito di Hegel (II). Il paradigma patologico dell'ontologia
L'idiota del villaggio globale. Sulle news, la moda la pornografia.

Collana: Filosofia

Argomenti: Storia della filosofia moderna - Ermeneutica

Livello: Studi, ricerche

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