Tra i diversi acronimi destinati ad una vita effimera nel mondo dell'informatica, sempre alla ricerca di soluzioni definitive ai propri problemi ma pronto ad abbandonarle alla prima delusione, il Case appare avviato ad un promettente futuro.

L'acronismo Case, apparso per la prima volta nella stampa non specializzata solo nel 1987 (Wall Street Journal), costituisce la risposta della tecnologia ai problemi che sono all'origine della crisi del software: bassa produttività, ritardo nello sviluppo delle applicazioni, crescita dei costi.

Per Case si intende un insieme di tecniche e strumenti per lo sviluppo dei sistemi che guidano il progettista dalla pianificazione delle applicazioni alla generazione automatica del codice.

Il libro è diviso in due parti: un'introduzione alle moderne metodologie (strutturate) di sviluppo delle applicazioni rivolta a specialisti e studenti, e una sia pur limitata panoramica sui principali prodotti che affollano il mercato italiano del Case, indirizzata soprattutto ai decisori interessati ad aspetti pratici quali: i costi, le modalità di introduzione dei nuovi strumenti, il ritorno dell'investimento.

Si tratta di un'operazione ambiziosa sia relativamente alle metodologie, dove si propone di riassumere i contenuti di diversi libri pubblicati tra il 1978 e il 1987, sia relativamente agli strumenti, essendo questo il primo libro scritto su questo argomento per lettori italiani. Giunge inoltre alle stampe in un momento in cui, dopo il pronunciamento dei grandi costruttori di hardware (Ibm e Dec), il mercato appare finalmente orientato verso soluzioni tecniche ben precise che rendono più sicuro l'investimento.

Eugenio Orlandi, laureato in ingegneria elettronica, lavora come capo progetto presso una Public Utility a Roma. Autore di diverse memorie presentate in convegni nazionali e internazionali, ha pubblicato Principi di informatica (Bookness, 1988) ed Ingegneria del rischio (FrancoAngeli, 1989)

La collana è diretta da Franco Filippazzi e trae nome dalla rivista "Quaderni di informatica" edita dal Centro studi informatica e automazione della Bull Italia. Come la rivista, si rivolge a tutti coloro che si interessano di informatica, a titolo sia professionale che culturale.