Il controllo del processo di produzione

Guido Weiller

Il controllo del processo di produzione

Metodi, tecniche e procedure per realizzare sempre una gestione economica soddisfacente

Una guida alle tecniche, ai piani di fabbricazione e controllo, alla programmazione dei carichi di lavoro e delle mansioni, ai calcoli di convenienza (e a molto altro ancora!) appositamente rivolta alle piccole e medie imprese.

Edizione a stampa

52,00

Pagine: 304

ISBN: 9788820497965

Edizione: 1a edizione 1996

Codice editore: 100.314

Disponibilità: Esaurito

Per mantenere un efficace controllo del processo di produzione non è certo sufficiente effettuare un buon controllo qualità in fabbricazione, e cioè verificare il prodotto, eliminandone via via difettosità e scarti. Controllare il processo di produzione, ossia dominarlo, padroneggiarlo, programmarlo, richiede lo svolgimento sistematico di una serie di attività, tra loro ben coordinate: introdurre in azienda le tecniche di fabbricazione più moderne e più adatte; realizzare posti di lavoro e di prova debitamente attrezzati; approntare e utilizzare sistematicamente piani di fabbricazione e controllo, istruzioni tecniche e istruzioni operative; programmare sistematicamente i carichi di lavoro per l'officina e verificare che vengano svolti; registrare i dati relativi alla qualità del prodotto su documenti chiari ed esaurienti; distribuire compiti e mansioni sulla base di documentì aziendali scritti (mansionari e organigrammì); effettuare sempre calcoli previsionali sulla convenienza economica di un nuovo investimento prima di realizzarlo.

Tutte queste attività, necessarie per mantenere l'azienda su elevati livelli di competitività, e per realizzare sempre una gestione economica soddisfacente, possono essere sviluppate in maniera efficace, senza aggravi di tempo, senza fare "una montagna di carta" anche nelle aziende medie e piccole, alle quali in particolare si rivolge la presente trattazione, redatta in termini semplici, come uno "strumento di lavoro", che, usato con accortezza, può consentire di risolvere problemi diversi, superare eventi indesiderati, migliorare via via la competitività e i risultati economici della fabbricazione.


1. L'inquadramento del tema
Il processo di produzione
II termine "controllo" ed i relativi significati
Qualità del prodotto e qualità dell'azienda
II controllo qualità in fabbricazione "classico": fattore necessario ma non sufficiente nel quadro del controllo del processo di produzione
Alcuni fattori essenziali del controllo del processo di produzione considerati sovente come "a sé stanti"
Uno sguardo alle Norme
La ragion d'essere del controllo qualità in fabbricazione
Le tre fasi del controllo qualità in fabbricazione nella sua forma tipica - Approccio generale
2. II controllo in accettazione - Prima fase del controllo qualità in fabbricazione
Organizzazione e gestione delle ricevitorie - Attività che vi si svolgono
Primi documenti - Compilazione - Utilizzo - Trasmissione
Le operazioni di controllo qualità in accettazione - I documenti di riferimento - I documenti da compilare e trasmettere
Le operazioni di controllo qualità in accettazione - L'insidiosa illusione di poter allentare i controlli o addirittura farne a meno
Gli obiettivi, i metodi, le tecniche del controllo qualità in accettazione
La definizione delle prove in accettazione relative ai diversi materiali, semilavorati, componenti in ingresso
I fornitori "cosiddetti storici'' - La scheda fornitore/forniture
Ciò che può essere accettato con un semplice controllo di individuazione
La questione del marchio e della denominazione commerciale
L'importanza della definizione dei materiali e delle relative prove, proiettata su tempi lunghi
Strumenti e apparecchiature per il controllo qualità in accettazione
L'importanza crescente del controllo qualità in accettazione
3. II controllo lungo la sequenza delle lavorazioni - Seconda fase del controllo qualità in fabbricazione
Il primo degli obiettivi del controllo qualità in fabbricazione (inspection): "l'effetto filtro"
La registrazione dei dati rilevati: quantità degli scarti e tipologia delle difettosità
Gli interventi immediati di chi effettua controlli di qualità in fabbricazione (attività di inspection)
Rilevazione e registrazione di dati in condizioni apparentemente normali. L'importanza primaria della registrazione
La tipologia dei documenti di registrazione della qualità. La rilevanza data dalle Norme a tali documenti
II piano di controllo della fabbricazione. Principio operativo e relativa realizzazione
Metodi e tecniche di controllo (verifica) in fabbricazione
L'autocontrollo (self check)
I dispositivi di controllo automatici, quelli scriventi, quelli automatici e scriventi
La trasmissione dei dati rilevati e registrati. L'apertura di procedimenti di non-conformità
La rilevazione di dati "per centri" o "trasversale" nelle produzioni per lotti medio-piccoli
I processi speciali e le tecniche di monitoraggio. Uno sguardo alle Norme edizione 1987 ed edizione 1994
Il mansionario tipico dell'unità aziendale addetta con piena responsabilità al controllo qualità in fabbricazione lungo il ciclo di lavorazione del prodotto (attività di inspection)
4. II controllo del prodotto a fine lavorazione - Verifiche, prove, messe a punto, collaudi. Terza fase del controllo qualità in fabbricazione
Controlli di caratteristiche dimensionali e tecnologiche
Controlli di dati caratteristici e di funzionamento
Controlli di dati caratteristici, funzionamento e prestazioni
Controlli di dati caratteristici, funzionamento, prestazioni, comprensivi di interventi di aggiustaggio e messa a punto
Cenni sulle metodologie dei controlli finali (testing)
Controllo su pezzi finiti di lavorazione, componenti, sottoassiemi, prodotti di per sé finiti, che l'azienda utilizza inserendoli nel prodotto finale
I documenti di controllo finale (testing) come collegamento tra prodotti forniti e relativi documenti di fabbricazione
Studio, progettazione, verifica dei controlli finali (prove, testing)
5.Le impostazioni innovative dei controlli e delle prove necessarie a far fronte alle nuove richieste del mercato
Termini e concetti di conio relativamente recente. Nuove tematiche a questi legate
Considerazioni generali sulla situazione dell'azienda di fronte alle nuove esigenze. Clienti "esperti" e "poco esperti". La necessità di forme di rapporto nuove tra fornitore e cliente
La raccolta di dati sul prodotto fornito
Studio e analisi del prodotto della concorrenza
Prove di durata o di "vita attiva" in condizioni d'utilizzo normali
Prove d'invecchiamento accelerato
Le prove distruttive
II riferimento a norme esistenti, ma non utilizzate in precedenza per il controllo finale (testing) di un dato prodotto
Alcune considerazioni sull'argomento
Prove speciali e individuazione del "punto debole"
6. Controllo delle apparecchiature per prova, misurazione e collaudo
Il censimento dei mezzi di misura e l'approntamento di schede ed elenchi
Stesura del piano generale
I documenti, le registrazioni, le targhettature
I campioni: tipologia, scelta, verifiche, conservazione
Fare o far fare. Ritarature in sede: personale e posti di lavoro
Gli strumenti di misura "fissi" applicati a macchine ed impianti
Apparecchi particolarmente complessi e unità composte di misura
Breve richiamo alle Norme
I costi da sostenere: un tema importante ed insidioso
7. II controllo della funzione aziendale "controllo qualità in fabbricazione"
Le mansioni del responsabile della funzione aziendale "controllo qualità in fabbricazione"
La collocazione della funzione "controllo qualità in fabbricazione" nell'organigramma aziendale
Controllo qualità in fabbricazione e non-conformità
L'addestramento degli specialisti
La gestione delle certificazioni
Mezzi di prova e centri di prova di proprietà e gestione comune a più aziende
Le unità-laboratorio mobili
La stesura delle istruzioni per l'esecuzione delle prove. Criteri e metodi
La definizione (progettazione) e l'approntamento di un posto di prova
8. La programmazione della produzione
La programmazione: fattore essenziale del controllo della produzione
La valutazione realistica della capacità produttiva delle macchine e degli impianti
La valutazione realistica della capacità produttiva di un reparto in termini di ore di lavoro sviluppabili da parte degli operatori
Il primo "gradino" del lavoro di programmazione: il carico globale dei vari reparti, conseguente gli ordini in corso ("in mano'')
Il secondo "gradino" del lavoro di programmazione: il carico dei vari reparti, conseguente gli ordini in corso, distribuito nel tempo
Il terzo "gradino" del lavoro di programmazione: la definizione dei programmi di lavoro da inviare ai vari reparti dell'officina
Maggiore o minore complessità del lavoro di programmazione
Il lavoro di programmazione degli approvvigionamenti esterni. Le richieste di approvvigionamento (R.d.A.). Il "sollecito"
Il magazzino materie prime (materiali di ordine esterno) e le ragioni della sua esistenza
Le caratteristiche che un magazzino funzionale deve avere
La gestione fisica dei materiali di magazzino, le registrazioni il giro dei documenti
La gestione economica del magazzino
Il magazzino prodotti finiti e il magazzino semilavorati e pezzi-elementi
La programmazione nelle piccole officine. Gestione corretta e non-gestione. Le insidie della mentalità artigianale
9. La "tecnica di fabbricazione" come attività e come funzione aziendale
Il piano di fabbricazione e controllo (PFC)
Documenti di fabbricazione, programmazione e controllo diversi dal PFC
Le istruzioni tecniche
Posti d

Contributi:

Collana: Am / La prima collana di management in Italia

Livello: Testi per professional