Il volume affronta la questione della temporalità dell'opera d'arte, nelle sue varie accezioni: come insieme di simboli e tecniche per la rappresentazione del tempo all'interno di opere o generi artistici, come modalità di tematizzazione di questa dimensione dell'esperienza artistica, come tempo ,plurale della fruizione o della riattivazione del senso dell'opera d'arte.

A questa complessa costellazione di possibilità ermeneutiche, gli autori recano Importanti contributi di analisi e di ipotesi interpretativi, soffermandosi sulle istanze teoriche che presiedono alla costituzione di questo livello del discorso estetologico, e fornendo feconde analisi relative a ambiti e generi diversi dell'arte (pittura, scultura, poesia, prosa). In questo ampio e variegato orizzonte. l'arte è interrogata, da un punto di vista filosofico, nel suo misurarsi con la temporalità storica ed esistenziale e sfuggirle in nome di un altro tempo, immaginale e simbolico.

Nella lettura dell'arte di Hogarth, Turner, Keats, Rilke, Canetti e delle ipotesi estetico-interpretative di Winckelmann, Benjamin, lngarden, emergono le domande di un'estetica filosofica plurale, arricchita e raffinata dalle più aggiornate e produttive strumentazioni teoriche delle scienze umane.