La ristampa anastatica de La Fabbrica, giornale dei comunisti milanesi stampato tra il settembre del 1943 e l'aprile del 1945, non è solo un doveroso omaggio alla memoria e alla presenza dei coraggiosi e tenaci protagonisti della lotta di Resistenza in occasione del quarantesimo anniversario della Liberazione.

Attraverso la lettura di questo giornale si vedrà «di che lacrime e di che sangue» grondino quegli anni terribili e decisivi per l'avvenire del nostro Paese, e quali radici abbiano la democrazia e la libertà, sanciti nella Costituzione repubblicana che da meno di quarant'anni è posta a regolamento della nostra vita civile, sociale e politica.

Si vedrà anche, dalle cronache delle fabbriche milanesi, il posto che i lavoratori, e i lavoratori milanesi in particolare, hanno acquisito con la lotta per la democrazia nella scena nazionale, e che in tutti questi quarant'anni hanno continuato ad occupare quando vi erano pericoli per la vita democratica e per le istituzioni repubblicane, per la pace e la cooperazione tra stati e popoli diversi. Questa ristampa vuole anche essere un ulteriore passo avanti nell'opera di ricostruzione storica della presenza dei comunisti a Milano, avviata da alcuni anni dalla nostra Federazione e spero costituisca un incentivo perché nuovi studi, nuove ricerche vengano svolte sul ruolo e il lavoro dei comunisti milanesi. Ciò contribuirà a comprendere appieno e meglio la peculiarità e la particolare dimensione della funzione politica dei comunisti a Milano e contribuirà anche a conoscere e a far conoscere di più l'opera di alcuni grandi dirigenti del PCI, come Luigi Longo, a cui deve tanto la democrazia italiana.

E proprio leggendo la lettera di Longo ai dirigenti comunisti milanesi, contenuta in questo libro, abbiamo preso l'impegno di raccogliere scritti e discorsi di Longo riferiti a Milano, di cui egli è stato deputato fino alla sua scomparsa, cinque anni fa.

Mi sia consentito infine ringraziare Giovanni Brambilla che di questo utile e indispensabile lavoro attorno alla storia dei comunisti a Milano è continuo e tenace assertore e al quale, insieme alla intelligente e preziosa opera di Adolfo Scalpelli, si deve la pubblicazione di questa ristampa.