La questione sanitaria nella Trieste di fine '800.

Flavio Braulin

La questione sanitaria nella Trieste di fine '800.

I caratteri antropologici della medicina ospedaliera sul Litorale austriaco

Edizione a stampa

36,00

Pagine: 288

ISBN: 9788846435682

Edizione: 1a edizione 2002

Codice editore: 1573.299

Disponibilità: Discreta

Nella metropoli asburgica le condizioni di vita assomigliavano a quelle di una città di ancien régime. Per inserirsi in modo competitivo nel mercato mondiale - sotto la pressione di un aumento vertiginoso del tasso demografico - la città doveva riorganizzare le proprie infrastrutture sanitarie in funzione di una trasformazione mondiale del valore della "salute" in una civiltà di massa.

La linea interpretativa del libro si riassume nella rivalutazione del ruolo antropologico sostenuto dal civico Nosocomio (Ospedale Maggiore) nella problematizzazione delle forme esistenziali sinistre della vita comunitaria triestina di fine Ottocento.

La ricerca si inquadra in un arco di tempo che va dal 1872 al 1908, cioè dall'istituzione della prima Prosettura civica, all'apertura del grandioso Manicomio Andrea di Sergio Galatti.

Per la prima volta, grazie all'utilizzazione di fonti archivistiche praticamente rimaste inesplorate (tra le quali un museo di anatomia patologica abbandonato nelle soffitte del Nosocomio) vengono descritti, in un'ottica fenomenologica, gli aspetti più intimi della trasformazione dell'esistenza collettiva, inscrivendo la morte, la malattia, la confusione e il disorientamento in una forma di esperienza necessaria a una città moderna.

Flavio Braulin , studioso di storia sanitaria e di storia della medicina del secolo XIX, ha recentemente conseguito un Dottorato di ricerca in Storia sociale e culturale della medicina e dei saperi sul corpo presso l'Écoles des Hautes Ètudes en Sciences Sociales di Parigi. In riviste di storia sociale e scientifiche l'autore ha già affrontato in passato argomenti di interesse specificamente medico e sanitario, tra i quali la prima chemioterapia antiluetica effettuata a Trieste, la rivalutazione storica dell'ex Museo di anatomia patologica dell'Ospedale civico triestino. Ha collaborato, inoltre, a diverse ricerche per il Centro interdipartimentale per la storia delle malattie mentali di Siena.


Parte I. Le forme immediate dell'esperienza sanitaria
La questione sanitaria percepita nell'ecosistema morale
(La moralizzazione dell'ideologia sanitaria e lo scopo umanitario; L'Ospizio marino e lo scopo umanitario come vicissitudine interiore; La codifica antropologica della condotta morale. L'exemplum di G. Galatti; La "nevrosità" e il recupero neurologico dell' immoralità; Zone di rarefazione della condotta morale: parassitismo ospedaliero e alcoolismo; Il souci per il contenimento degli "agitati" e per l'insicurezza delle civiche istituzioni ospedaliere; I confini dell'ecosistema morale e gli abissi della "nevrosità"; L'onore del vuoto: di là dell'ecosistema morale)
La questione sanitaria percepita nell'ecosistema urbano
("Della vita o della morte?" L'impressionante mortalità infantile; "Contro ogni preconcetto". La rimozione del fattore ambientale; "Quel clima sinistro". La ricomprensione del fattore ambientale; La messa in discorso dell'ecosistema antropico urbano: il biotopo del tifo; Il biotopo della tubercolosi e la politica sanitaria dell'assanamento totale)
La questione sanitaria percepita nell'Ospedale civico del 1841
(Il fenomeno del sovraffollamento e la problematizzazione dei "non qualificati"; La percezione di tipologie specifiche di ricoverati: alienati, cronici e contagiosi; Ecosistema interno ed ecosistema esterno: la natura circolare del fenomeno del sovraffollamento; La tesi del "terzo piano" e la soluzione per alienati e cronici; La percezione della questione ospedaliera ridotta alla mera questione basilare; Il progetto di riforma del 1909)
Parte II. Le modalità di accesso alle forme esistenziali del patologico
Dalla questione sanitaria alla sua fenomenologia scientifica
(Verso la fenomenologia clinica delle forme esistenziali sinistre della vita comunitaria; Le forme esistenziali del patologico nella fenomenologia clinica; Il Museo anatomo-patologico: un sistema antropologico di orientazione nella fenomenologia dell'esperienza sanitaria)
L'Ospedale psichiatrico comunale e la decostruzione antropologica della condotta
(La strategia del grande Asilo Andrea di Sergio Galatti nella pratica diagnostica; L'archivio psichiatrico e la genesi della territorialità dell'ecosistema morale)
L'Ospedale municipale del 1841 e il tentativo di modificare la morbilità della sifilide
(Nell'Ospedale municipale alla vigilia della prima chemioterapia antisifilitica; I nuovi limiti tra il possibile e l'impossibile; La clinica del mercurio contro la medicina di laboratorio; Il ridimensionamento del mito)
Conclusione.

Collana: Storia/studi e ricerche

Argomenti: Storia della salute e della sanità

Livello: Studi, ricerche

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