Le istituzioni politiche nell'era dell'ascrittività

Stefano Scarcella Prandstraller, Ferruccio Di Paolo

Le istituzioni politiche nell'era dell'ascrittività

La Grecia, Roma e l'Alto Medioevo

Nell’era dell’ascrittività, “il pensiero politico viene sviluppandosi prevalentemente in via deduttiva, a partire da concezioni razionali astratte, di tipo teologico e metafisico”, riguardanti il fine ultimo della vita umana e “l’essenza del sociale”. Solo la profonda “rottura” conseguente all’affermazione della soggettività renderà possibile una società di soggetti liberi ed eguali, legittimamente titolari di interessi particolaristici e ideali divergenti, che richiederà la creazione di istituzioni politiche capaci di mediare, che diano vita ai valori moderni di sovranità popolare e democrazia rappresentativa.

Edizione a stampa

22,50

Pagine: 192

ISBN: 9788856811087

Edizione: 1a edizione 2009

Codice editore: 1520.651

Disponibilità: Buona

Se per Eisermann "la storia, in misura uguale al presente, è il legittimo campo della sociologia", Weber e Sturzo propongono un metodo che combina gli apporti di sociologia e storia per "comprendere e spiegare la complessità sociale".
Per Foucault il lavoro dello storico è simile a quello dell'archeologo: far emergere le strutture latenti della longue durèe, quegli assunti impliciti che operano dietro le società, rendendo possibili le loro creazioni.
Il passato diviene così strumento per l'accesso al presente, in quanto rende manifeste le "strutture del presente" e mostra che "non sono universali". Luhmann e Foucault hanno svelato come "non universale", ma propria della sola modernità occidentale la struttura che ha consentito all'uomo di costruirsi come individuo autoreferente e di rovesciare così i termini del discorso politico: la soggettività.
Nei mondi che l'hanno preceduta, come la Grecia, Roma e l'Alto Medioevo, la struttura sottesa era un'altra, l'ascrittività, la quale implica un uomo parte di un ordine superiore e insieme di una comunità intesa come condivisione necessaria e dotata di finalità prestabilite. A tale presupposto rispondono tutte le sue creazioni, tra cui le istituzioni politiche, che fanno scomparire l'individualità dietro "l'oggettivazione del potere". Nell'era dell'ascrittività il pensiero politico si sviluppa infatti in via deduttiva, a partire da concezioni razionali astratte, di tipo teologico e metafisico, che riguardano il fine ultimo della vita umana e "l'essenza del sociale".
Sarà solo la profonda "rottura" conseguente all'affermazione della soggettività a rendere possibile una società di soggetti liberi ed eguali, ai quali soli spetta la scelta dei suoi fini, legittimamente titolari di interessi particolaristici e ideali divergenti, che richiederà la creazione di istituzioni politiche capaci di mediare e realizzarne una sintesi, secondo i valori, tipicamente moderni, di sovranità popolare e democrazia rappresentativa.

Stefano Scarcella Prandstraller è docente incaricato di Storia delle Istituzioni Politiche presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università "La Sapienza" di Roma e si occupa di ricerca sociale. È autore di "Sociologia dell'organizzazione", Simone 2005, "Sociologia dell'Islam al tempo della guerra al terrorismo", Di Virgilio 2007, e "La soggettività come tecnologia sociale", Franco Angeli 2008.
Ferruccio Di Paolo è collaboratore alla cattedra di Storia delle Istituzioni Politiche presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università "La Sapienza" di Roma. Svolge la sua attività professionale nel settore della comunicazione, in particolare nelle situazioni di crisi. È cultore di storia romana e dell'alto medioevo.



Stefano Scarcella Prandstraller, Introduzione
Stefano Scarcella Prandstraller, Le istituzioni politiche nell'ascrittività
(La dicotomia "ascrittivo-acquisitivo"; Ascrittività e individuo; Ascrittività e comunità; Ascrittività e politica; Ascrittività, potere e istituzioni politiche)
Stefano Scarcella Prandstraller, Le istituzioni politiche dell'antica Grecia
(Le poleis; La politeia di Sparta; La politeia dell'Atene di Solone; La politeia dell'Atene di Clistene; Il pensiero politico di Platone e Aristotele; Democrazia ateniese e modernità)
Ferruccio Di Paolo, Le istituzioni politiche dell'antica Roma
(Le origini di Roma tra religione e tradizione; Res publica, populus e senatus; Le magistrature romane e il cursus honorum; Il pensiero politico di Cicerone; Il principato; L'organizzazione territoriale; Dominato e Tardo Impero; La religione romana e il cristianesimo)
Stefano Scarcella Prandstraller, Le istituzioni politiche nell'Alto Medioevo
(I regni romano-barbarici; I regni merovingi; I regni Anglo-Sassoni e i Vichinghi; Bisanzio da Giustiniano alla dinastia Macedone; Il regno Longobardo e l'Italia dell'VIII secolo; La transizione dai Merovingi ai Carolingi; La questione imperiale; Società e istituzioni politiche nell'impero carolingio; La "rinascita carolingia"; Dalla Ordinatio imperii al capitolare di Quierzy; Il regno dei Franchi occidentali e il ducato di Normandia; La Renovatio Imperii dei Franchi orientali; L'Europa dei "tre ordini" intorno all'anno 1000)
Bibliografia.

Contributi:

Collana: Sociologia

Argomenti: Storia politica e diplomatica - Scienza e teoria politica - Sociologia dei fenomeni politici

Livello: Studi, ricerche

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