Questo testo ha l'obbiettivo, eminentemente pratico, di presentare, in forma rigorosa ed estesa, i difetti che si possono riscontrare sui tessuti di seta e, quindi, di costituire la base per consentire un corretto confronto tra gli operatori del settore, al fine di fornire al consumatore finale un prodotto di qualità elevata, compatibile con la sua origine naturale. In questo modo sarà possibile far apprezzare al consumatore le straordinarie caratteristiche della seta, ancora ben lungi dall'essere eguagliate dalle fibre sintetiche. E consentire alla seta di continuare a donare bellezza e benessere.

In Italia la seta ha rappresentato, e tuttora rappresenta, una fonte di lavoro e di ricchezza per moltissime persone. Il ricordo dell'allevamento del baco da seta e del lavoro nelle filande è ancora molto vivo. Oggi, tuttavia, la situazione è mutata, il consumatore ha perso l'intimo rapporto che lo legava con i prodotti della natura, i giovani non conoscono la provenienza delle fibre e le loro caratteristiche specifiche, la distinzione tra fibra naturale e sintetica è divenuta nebulosa. Questa carenza di conoscenza si va estendendo anche agli operatori degli stadi finali della filiera tessile/abbigliamento, ai quali soprattutto questo lavoro è dedicato.

Maria Rosaria Massafra è Primo Ricercatore della Stazione Sperimentale per la Seta. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche sulla seta e sulle tecnologie seriche, responsabile dei servizi di testing della Stazione sperimentale e valutatore di Sistemi di Qualità aziendali.