Modelli di sviluppo locale in Toscana

Il territorio dei dieci comuni che attualmente formano l'Associazione intercomunale «Val di Chiana» è stato investito recentemente do un processo di sviluppo che presento al tempo stesso sostanziali analogie e significative peculiarità rispetto al contesto di sviluppo regionale in cui si è trovato inserito. Le peculiarità sono tali da giustificare uno studio di caso che, oltre a descrivere il fenomeno nei suoi molteplici aspetti demografici, economici, sociali e territoriali, tento di identificarne la matrice causale nelle specificità culturali ed istituzionali dell'ambiente locale originario.

Quest'ultimo, in posizione molto periferica rispetto alle aree dell'industrializzazione regionale e caratterizzato da un'economia prevalentemente agricola condotto su base mezzadrile, risente all'inizio in misura molto parziale del primo, impetuoso sviluppo dell'industria leggera toscano: vi partecipo, infatti, esclusivamente rilasciando un nutrito flusso migratorio di manodopera a basso costo, che evidenze la crisi agricola in tutto la suo gravità. l successivi cambiamenti intervenuti sulle infrastrutture viarie, sul mercato nazionale dei prodotti locali e sullo stesso modello di industrializzazione regionale, consentono, gradualmente, una svolta evolutiva nel sistema produttivo locale dello Voi di Chiana che, a partire dalla meta degli anni sessanta, definisce i connotati della propria crescita industriale e terziaria, fondato sui capisaldi dell'economia extra-agricola locale - turismo termale e industria dei laterizi -, che si integrano progressivamente con i settori dell'industria leggera presenti nell'area, recando notevoli benefici olia società locale.

Quest'ultima, modernizzandosi, mantiene tuttavia significativi aspetti di integrazione, con uno struttura territoriale che rimane a carattere accentuatamente multicentrico, senza dar luogo a grosse concentrazioni industriali o urbane.

Marcella Lucani è nata a Costiglion Fiorentino. Si è laureata in economia e commercio a Firenze. Ha collaborato per alcuni anni, occupandosi in particolare di problemi di sviluppo locale, all'attività di ricerca dell'IRPET, presso cui ha ottenuto una borsa di studio nella discipline della programmazione economica.