Ostacoli non tariffari agli scambi nel diritto comunitario

Emilia Cortese Pinto

Ostacoli non tariffari agli scambi nel diritto comunitario

Edizione a stampa

23,50

Pagine: 160

ISBN:

Edizione: 1a edizione 1985

Codice editore: 310.7

Disponibilità: Nulla

Sebbene l'unione doganale sia un fatto compiuto fin dalla scadenza del periodo transitorio, ostacoli di varia e diversa natura tuttora intralciano gli scambi all'interno del Mercato comune.

Perché la libera circolazione delle merci sia, nell'area comunitaria. una realtà operante è necessario ottenere da parte degli stati membri una piena e corretta applicazione del divieto di misure di effetto equivalente a restrizioni quantitative. II conseguimento di questo risultato ha incontrato e incontra serie difficoltà dovute soprattutto all'esigenza di elaborare criteri atti ad individuare i comportamenti vietati, dal momento che il Trattato Cee impiega la nozione di misure di effetto equivalente senza definirla.

La questione rappresenta uno degli aspetti più attuali e interessanti che l'applicazione del diritto comunitario solleva. Ne sono evidente testimonianza la varietà e quantità della giurisprudenza e l'attenzione crescente della dottrina, soprattutto straniera, per la materia.

E' sembrato perciò opportuno fornire un quadro esauriente dei risultati fin qui raggiunti sul piano dell'elaborazione teorica e su quello dell'applicazione concreta del divieto di misure di effetto equivalente, tenendo conto del sistema del Trattato, della prassi e, soprattutto, del contributo della Corte di giustizia, i cui interventi nel dibattito relativo al tema sono stati in molti casi risolutivi. E. Cortese Pinto (Napoli, 1943), assistente ordinario di organizzazione internazionale, è autrice di diversi studi in materia di diritto comunitario.

• Introduzione carattere fondamentale del principio della libera circolazione delle merci nel sistema giuridico comunitario;
* la disciplina della libera circolazione delle merci nel Trattato Cee;
* il divieto di misure di effetto equivalente a restrizioni quantitative e la sua attuazione;
* necessità di interpretare tale divieto alla luce del carattere dinamico del sistema
• Oggetto e limiti del divieto di misure di effetto equivalente concetto di -merce. nel Trattato Cee;
* influenza della natura del prodotto al fini dell'applicazione della normativa sulla libera circolazione delle merci;
* la rilevanza dell'origine delle merci per l'applicazione del divieto di misure di effetto equivalente;
* la destinazione delle merci e l'applicazione del divieto anzidetto;
* la fase del ciclo economico rilevante ai fini del divieto in questione;
* il divieto di misure di effetto equivalente nei rapporti con gli Stati terzi;
* limiti alla sfera di applicazione del divieto derivanti da altre norme comunitarie
• I destinatari del divieto di misure di effetto equivalente la posizione degli Stati membri: le conseguenze del divieto per le Istituzioni comunitarie: la posizione degli individui
• La nozione di misure di effetto equivalente i comportamenti degli stati qualificabili come "misure"
* l'effetto restrittivo degli scambi: la tesi della rilevanza di tale effetto solo nel caso di discriminazioni a danno di prodotti stranieri: la sentenza Dassonville;
* riconduzione ali' art. 30 di misure restrittive degli scambi, anche se concernenti allo stesso modo I prodotti nazionali e stranieri: conclusioni In ordine alla definizione della nozione di misure di effetto equivalente
• Analisi della definizione accolta gli elementi che consentono di includere una misura tra quelle vietate dall'art. 30;
* il problema della mancanza di regolamentazione comune;
* analisi della giurisprudenza relativa a misure limitative degli scambi che riguardano materie disciplinate a livello comunitario;
* condizioni di ammissibilità delle misure statati miranti
• Le misure di effetto equivalente con riferimento alle esportazioni la giurisprudenza inaugurata con la sentenza Groenveld;
* i motivi aspiratori di tale giurisprudenza
• Le deroghe al divieto di misure di effetto equivalente premessa;
* funzione dell'articolo 36;
* contenuto e limiti delle deroghe da esso introdotte;
* condizioni di applicazione;
* le singole ipotesi previste
• Indice degli autori
• Indice delle sentenze.


Contributi:

Collana: Diritto delle comunità europee: problemi e tendenze

Argomenti: Diritto, giustizia

Livello: Studi, ricerche

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