Peste, demografia e fiscalità nel regno di Napoli del XVII secolo

Idamaria Fusco

Peste, demografia e fiscalità nel regno di Napoli del XVII secolo

Terminata la pestilenza del 1656, per le autorità centrali del Regno di Napoli si creò l’esigenza di riacquistare il pieno controllo del territorio, e la strada imboccata fu quella dell’accertamento dei danni demografici e fiscali, che compromettevano il reperimento di risorse per far fronte alle pressanti richieste della Monarchia spagnola. Il volume spiega molte delle scelte operate in quegli anni.

Edizione a stampa

41,50

Pagine: 368

ISBN: 9788846492197

Edizione: 1a edizione 2007

Codice editore: 363.70

Disponibilità: Esaurito

Le epidemie di peste, tutt'altro che infrequenti nelle società di antico regime, non mancavano di arrecare danni ingenti, sconvolgendo assetti precostituiti e rimettendo in discussione scelte politiche, economiche e fiscali. La pestilenza che nel 1656 colpì il Regno di Napoli finì dunque col rappresentare anch'essa un importante momento di cesura. Comportò infatti una grave battuta d'arresto in ter-mini di crescita economica e demografica, e impose ai governanti scelte difficili, pur se non sempre pienamente atte a fronteggiare lo stato di emergenza creatosi.
La peste, in particolare, acuì il divario tra un centro, Napoli-capitale, lontano e spesso ignaro della realtà provinciale, e una periferia che, dominata da forti poteri locali, tese sempre più ad autoamministrarsi: con conseguenze risultate a volte benefiche, perché si riuscì in tal modo a preservare alcuni territori dall'epidemia. Per le autorità centrali restava però l'esigenza, una volta terminata la pestilenza, di riacquistare il pieno controllo dell'intero territorio, e la strada imboccata e percorsa fu quella dell'accertamento dei danni demografici e fiscali, danni che compromettevano ulteriormente il già difficile reperimento di risorse per far fronte alle pressanti richieste finanziarie della Monarchia spagnola, di cui il Regno era parte integrante. Di qui il bisogno, e l'opportunità, di studiare questo periodo di emergenza alla luce del più ampio legame tra Madrid-centro e Regno-periferia. Per poter meglio comprendere molte delle scelte compiute in quegli anni.

Idamaria Fusco, laureata in Giurisprudenza presso l'Università "Federico II" di Napoli, è dottore di ricerca in Storia economica e ricercatore dell'Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo del CNR di Napoli. Insegna Storia economica della tecnologia nella Facoltà di Ingegneria dell'Università della Calabria. Ha curato il volume La seta. E oltre_, Napoli, Esi, 2004, frutto dei suoi interessi per gli andamenti del settore serico in Calabria fra Ottocento e Novecento. Sue più recenti pubblicazioni sono: "La trattura della seta in Calabria: rinnovamento tecnologico e crescita tra Sette e Ottocento", in Società e Storia, 2005, n. 109, e "Industrie urbane, conflitti e salute nella Calabria dell'Ottocento", in corso di pubblicazione su Meridiana, 2007, n. 55.



Gaetano Sabatini, Prefazione
Introduzione
Centro e periferia: un rapporto reso più sofferto dalla peste
Le cause della diffusione dell'epidemia
(La capitale; Le province)
La diffusione dell'epidemia sul territorio
(Napoli; Terra di Lavoro; Contado di Molise; Abruzzo Citra; Abruzzo Ultra; Capitanata; Terra di Bari; Principato Ultra; Principato Citra; Basilicata; Calabria Citra; Calabria Ultra e Terra d'Otranto)
Primi rimedi per riguadagnare la "normalità"
(I rimedi adattati dalla capitale; I rimedi adottati a livello locale; Il difficile ritorno alla "normalità")
La demografia
(La crisi demografica a Napoli; La crisi demografica nelle province)
La fiscalità negli anni dell'epidemia (1656-1658)
(Il dibattito a Napoli sui problemi fiscali del Regno; I primo provvedimenti della capitale; I danni della peste nelle province: l'aumento delle spese e la riduzione delle entrate; I danni prodotti in periferia dai "poteri" locali; I problemi finanziari delle province meridionali; La riscossione delle imposte in periferia da parte del centro; I rimedi adottati a livello locale)
La fiscalità dopo l'epidemia (1659-1661)
(Il dibattito fiscale a Napoli nel corso del 1659; Il "rimedio provisionale" del 1660; La situazione demografico-fiscale delle province dopo il "rimedio provisionale" (1660-1661))
Verso la normalizzazione. I provvedimenti fiscali della capitale e i problemi finanziari del Regno (1662-1680)
(L'avvio delle operazioni di numerazione generale dei fuochi; La situazione fiscale delle province tra il 1661 e il 1668; La numerazione generale dei fuochi (1669); Dopo la numerazione: Le difficoltà finanziarie delle province begli anni Settanta)
Le "ragioni" della fiscalità e il ruolo del Regno all'interno del sistema spagnolo negli anni dell'epidemia
Conclusioni
Nota bibliografica
Appendici
Indice dei grafici e delle tabelle
Indice dei luoghi
Indice dei nomi
Cartografia.

Contributi: Gaetano Sabatini

Collana: Economia - Teoria economica - Pensiero economico

Argomenti: Demografia e statistica - Storia economica - Storia sociale e demografica

Livello: Studi, ricerche

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