L'area delle democrazie più avanzate, negli ultimi anni, ha visto il rapporto fra politica e amministrazione farsi più problematico. A partire dagli anni '80, infatti, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna ed in seguito anche negli altri paesi, la critica al welfare state ha cominciato a tradursi in provvedimenti governativi che hanno ridimensionato gli apparati statali a livello economico e amministrativo. Forti iniezioni di mercato e di deregolamentazione del mercato, drastica riduzione degli apparati amministrativi e di gestione, hanno messo a dura prova il rapporto fra politici e amministratori e, più in generale, fra le politiche di ridimensionamento e i loro destinatari, in particolare con le burocrazie. I processi di ristrutturazione e deregolamentazione in atto, dunque., sembrano muovere in direzione di una generale deburocratizzazione, ma non sempre, come evidenziano alcune analisi qui proposte, nel senso della riduzione del ruolo della burocrazia.

Diverse variabili sono entrate in gioco: la politicizzazione degli amministratori e la «burocratizzazione» dei politici, il fatto che il ridimensionamento non ha per nulla significato riduzione della complessità del sistema, l'impatto delle politiche di decentramento; elementi che hanno pesato tanto sugli organi elettivi quanto sugli amministratori, ecc. La stessa deregolamentazione peraltro, sembrerebbe aver dimostrato la necessità strutturale di un ruolo specifico di gestione funzionalmente distinto da quello politicodecisionale. Le tematiche sono affrontate nei contributi qui presentati. Gli autori sono docenti o ricercatori presso università e istituti di ricerca europei ed americani, come: Mariano Baena del Alcazar, Università di Madrid; Sylvie Biarez, Centro di ricerche sulla politica, l'amministrazione e il territorio di Grenoble (Francia); Vasant V. Moharir, Istituto di studi sociali di La Haye (Paesi Bassi); Kiósty Pekonen, Dipartimento di scienza politica dell'Università di Jyváskyiá (Finlandia); Donald C. Rowat, Carleton University di Ottawa (Canada); Krister Stàhlberg, Abo Academy Foundation (Finlandia); George Vernardakis, Dipartimento di scienze politiche della Middie Tennessee State University di Murfreesboro, Tennessee (Usa), oppure funzionari, come Jean-Paul Baquiast, segretario generale della Commissione interministeriale francese per l'informatica e la burotica.

La scelta dei testi e la cura del volume sono di Nino Salamone, ricercatore alla Facoltà di scienze politiche del Dipartimento di sociologia dell'Università degli Studi di Milano, e docente di sociologia industriale e del lavoro all'Università Commerciale «Luigi Bocconi» di Milano.